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British Airways pensiona i Boeing 747, inizia il tramonto del 'Jumbo Jet'

Il crollo dei voli internazionali ha indotto British Airways a lasciare a terra i suoi 31 Boeing 747 in anticipo

Il coronavirus sta accelerando trend già in corso e sta anticipando il futuro di almeno 5 anni. Una frase che abbiamo sentito spesso in questi mesi, e che trova la sua rappresentazione plastica nelle vicende del Boeing 747, meglio noto come “Jumbo Jet”. Il tramonto del gigante dei cieli era stato ipotizzato già da tempo, ma l’ipotesi sta diventando realtà prima del previsto.

LA DECISIONE DI BRITISH AIRWAYS
British Airways, infatti, ha annunciato che lascerà a terra la sua intera flotta di 31 Boeing 747 “con grande tristezza” ma “con effetto immediato”, come si legge nella nota diffusa dalla compagnia aerea britannica. La causa, ovviamente, sta nella flessione dei voli provocata dal coronavirus, che ha colpito in modo particolare gli spostamenti sulle grandi distanze.

UNA STORIA COMINCIATA NEL 1970
Utilizzato per i voli intercontinentali, il “Jumbo Jet” è riconoscibile dalla caratteristica gobba sulla parte anteriore oltre che per le sue dimensioni extralarge. Lanciato nel 1970 e ovviamente rimodernato nel corso degli anni, il Boeing 747 – poi “imitato” dall’Airbus A380 – è in grado di trasportare 400 passeggeri.

L’IMPATTO DELLA PANDEMIA
Nel corso degli anni proprio British Airways ne ha fatto largo uso per i suoi voli intercontinentali. La stessa compagnia britannica aveva pianificato un pensionamento del Boeing 747 entro il 2024, sostituito da modelli più moderni ed efficienti come il Boeing 787 e l'Airbus A350. La pandemia ha accelerato la scelta di British Airways, impegnata come tutte le altre compagnie del mondo nel contenimento dei costi dopo il crollo dei voli dei mesi scorsi.

C’ERANO UNA VOLTA I VIAGGI INTERCONTINENTALI
"È improbabile che la nostra magnifica regina dei cieli gestirà mai di nuovo servizi commerciali per British Airways a causa della flessione dei viaggi causata dalla pandemia globale", spiega la compagnia aerea. L’effetto coronavirus sta imponendo un ripensamento nel modo di viaggiare e sta rivoluzionando l’industria del turismo. Secondo molti, lo stesso turismo internazionale rischia di sparire per molti anni, sostituito da viaggi domestici su distanze molto ridotte rispetto al passato. Una realtà in cui non c’è posto per il gigante dei cieli.