È bastato un solo tiro e la nostra vita è cambiata per sempre'. Così Devin Eckhardt riassume l'incubo iniziato il 12 luglio scorso, quando il figlio Connor, 19 anni, ha preso in mano uno spinello di marijuana sintetica. Una sola boccata, poi è andato dormire e non si è più svegliato. Il padre ha caricato sulla sua pagina Facebook un video toccante girato sulla tomba del figlio per lanciare un avvertimento sulla pericolosità delle droghe sintetiche.
Un solo tiro – Quella notte Connor si trova con alcuni amici e si lascia convincere a provare uno spinello di marijuana sintetica. Un solo tiro, poi ritorna a casa e va a dormire. Non riprenderà mai più conoscenza.
Al suo cervello non arriva più ossigeno e il ragazzo va in coma: ai medici non resta che dichiarare lo stato di morte cerebrale.
A fine luglio Connor muore e i genitori iniziano la loro battaglia contro le droghe sintetiche, per evitare che altre famiglie debbano vivere lo stesso terribile dolore.
Do it 4 Connor – In California le droghe sintetiche sono illegali, ma si possono ugualmente comprare online e negli smoke shop.
Così i coniugi Eckhardt lanciano una campagna mondiale per sensibilizzare ragazzi e famiglie sulla pericolosità di queste droghe: messaggi e foto su Facebook, convegni e un sito, Do it 4 Connor, per raccontare i danni devastanti che queste sostanze possono causare all’organismo.
'La pericolosità delle droghe sintetiche è poco conosciuta dalle persone. Non si sa cosa ci sia dentro e nemmeno in quale quantità. Possono risultare 1.000 volte più letali di uno spinello' ha detto il dottor Andrew Monte.
Il video dalla tomba di Connor – Devin ha postato sulla sua pagina di Facebook un video commovente, girato sulla tomba del figlio, per esprimere la sua incredulità per quello che è successo a Connor e per ricordare il figlio perduto per sempre.
“Guardo questa pietra e vedo il tuo nome, e penso che questo non doveva accadere, questa non può essere la mia vita. Ho un vuoto enorme dentro di me. Mi manchi”, parla Devin visibilmente emozionato.
Nonostante l'insopportabile sofferenza, Devin e sua moglie Veronica non hanno intenzione di fermarsi: "La nostra battaglia andrà avanti. Non lasceremo che ciò che è capitato a noi possa succedere ad altri".