Una coppia di cristiani, lui 26enne e lei 24enne, è stata arsa viva da una folla di almeno 400 musulmani, che li ha spinti all'interno di una fornace. E' successo in un villaggio a sud di Lahore, in Pakistan. Shahzad e Shama erano accusati di blasfemia. Secondo un testimone, la giovane aveva infatti gettato alcune pagine del Corano nel rogo acceso per bruciare carte e fogli appartenuti al padre defunto. La polizia ha arrestato 35 persone.
Il fatto è accaduto nel villaggio "Chak 59", nei pressi della cittadina di Kot Radha Kishan. I due, che lavoravano in una fabbrica di argilla, sono stati sequestrati e tenuti in ostaggio per due giorni all'interno dello stabilimento. Martedì mattina sono stati spinti nella fornace dove si cuociono i mattoni. L'episodio incriminato, cioè la supposta blasfemia, è relativo alla recente morte del padre di Shahzad. Due giorni fa Shama, ripulendo l'abitazione dell'uomo, aveva preso alcuni oggetti personali, carte e fogli dell'uomo, ritenuti inservibili, facendone un piccolo rogo. Secondo un uomo musulmano che ha assistito alla scena, in quel rogo vi sarebbero state delle pagine del Corano.