Gli era stata diagnosticata una frattura al ginocchio. Ma Domenico Natale, 21enne di Caserta, in realtà era affetto da un tumore osseo. Dopo un lungo calvario, il giovane, a cui era stato anche amputato l'arto nel tentativo di fermare la diffusione della malattia, è morto. E i medici che sbagliarono la diagnosi sono ora indagati dalla Procura di Roma per omicidio colposo.
Il calvario di Domenico inizia il 4 maggio del 2013, come riporta il Corriere della Sera. Il ragazzo, amante dello sport, accusa un forte dolore alla gamba. Per l'ortopedico si tratta di un problema all'articolazione del ginocchio, una frattura forse rimediata giocando a calcetto.
Anche un altro specialista, radiologo, conferma la diagnosi e il 21enne, che fin da subito dichiara ai medici di non aver preso colpi, finisce sotto i ferri. L'intervento chirurgico, però, aggrava la situazione e il tumore si espande.
Solo a giugno i medici si accorgono che il problema è un altro. La situazione è ormai divenuta drammatica e si è costretti a procedere con l'amputazione della gamba.
Domenico inizia una lotta disperata per la vita ma il 30 ottobre, alle 4 del mattino, è costretto ad arrendersi.
Sarà la magistratura, ora, ad accertare l'eventuale sussitenza di responsabilità da parte di chi lo ha curato.