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Roma, prefetto annulla le trascrizioni delle nozze gay e Marino si ribella

Il primo cittadino della Capitale: "Non accettiamo l'ordine, non vedo problemi di ordine pubblico". E riceve il plauso del sindaco di New York

"In questo momento non accettiamo l'ordine del prefetto di Roma di annullare le trascrizioni dei 16 matrimoni gay contratti all'estero". E' quanto ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino. "Abbiamo dato mandato ai nostri uffici di fare un approfondimento per opporci alla cancellazione", ha aggiunto il primo cittadino in un video postato sulla sua pagina Facebook.

"Atto contro i principi dell'Ue" - "Al momento io ritengo ancora che la non trascrizione di certificati di matrimonio regolarmente redatti in paesi come Portogallo, Spagna o Belgio sarebbe un atto illegale e illegittimo, contro i principi dell'Unione Europea", ha continuato il sindaco.

Marino ha poi ricostruito quanto accaduto: "Ho ricevuto un documento dal prefetto di Roma Pecoraro in cui si ordina di cancellare le trascrizioni sul registro di stato civile. Uno dei motivi che il prefetto indica è quello legato a una legge nel nostro Paese che dice non devono essere trascritti matrimoni celebrati all'estero se questa trascrizione è pericolosa per l'ordine pubblico. Io sinceramente non riesco a cogliere quale pericolo possa costituire l'esistenza di una coppia che si ama e ha dichiarato il proprio amore".

Il video è corredato da un testo di sintesi con l'hashtag #RomaNonCancella.

Sindaco New York chiama Marino - Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha chiamato il sindaco di Roma per complimentarsi per "la posizione forte e coraggiosa" presa sulla questione della trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero. De Blasio ha consigliato: "Amico mio vai avanti, perché una battaglia giusta".

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