Paura nel punto vendita di Roma della catena alimentare Eataly, dove un dipendente armato di coltello ha ferito uno chef e una guardia giurata. L'uomo ha poi cercato di scappare, ma è stato bloccato dagli agenti della sicurezza interna. La causa dell'aggressione sarebbe una precedente lite avvenuta in cucina.
La rissa ha scatenato il panico tra i numerosi clienti che erano presenti nello store e tra il personale. L'aggressore, un afghano di 25 anni, è arrivato al primo piano dello store e ha colpito prima il cuoco e poi la guardia giurata. L'uomo, dipendente di Eataly, ha poi tentato la fuga ma è stato bloccato dalla sicurezza interna, che ha subito allertato la polizia. Le due persone aggredite, lo chef e la guardia giurata, hanno riportato ferite alle braccia e al petto.
L'aggressore, sentito in commissariato, si era dimesso da una settimana ma avrebbe dovuto continuare a lavorare fino a domenica prossima. Lavorava come sottocuoco al reparto rosticceria di Eataly da circa un anno, e agli investigatori ha raccontato di essere vittima di mobbing da parte del capocuoco che ha accoltellato: "Mi offendeva, mi trattava male e mi prendeva in giro - ha raccontato -. Ero vittima di quell'uomo e per questo mi sono dimesso". Nelle prossime ore verrà ascoltato anche lo chef.
Un testimone: "L'ho visto mentre inseguiva il cuoco sulle scale" - Un testimone ha raccontato che "l'accoltellamento è avvenuto sotto gli occhi di decine di clienti terrorizzati. Il giovane afghano, impugnando un coltello da cucina, ha prima seguito lo chef per le scale e, arrivato al secondo piano, lo ha accoltellato".
"Dipendenti e clienti - continua l'uomo - hanno iniziato a urlare e così è arrivata la vigilanza". Anche al piano inferiore sono state sentite le grida. "Eravamo nella nostra postazione - raccontano due dipendenti, all'ingresso di Eataly - quando abbiamo sentito qualcuno che chiedeva aiuto. Poi sono arrivate le ambulanze e la polizia. Non avremmo mai immaginato una cosa del genere".