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Stone e Farinetti chiudono il WBFMI 2014 Baumgartner: "Complimenti a Eustace"

Il fondatore di Eataly strappa tanti applausi mentre il regista statunitense conferma: "Farò un film su Snowden"

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Si è chiusa con Oliver Stone l'undicesima edizione del World Business Forum di Milano. Il regista statunitense è stato l'ultimo dei "provocatori", protagonisti dell'evento, a salire sul palco del Mi.Co e ha parlato della sua prossima avventura: un film su Edward Snowden: "Abbiamo uno stato basato sulla sorveglianza. E' importante fare un film su di lui perché ci ha fatto capire come dobbiamo diventare più consapevoli di questo e imparare a difenderci".

Stone: "Bush Jr? Un po' stupido..." - Stone ha poi raccontato al pubblico come sono nati alcuni suoi film come la trilogia dedicata ai presidenti americani Kennedy, Nixon e Bush figlio, che è stato anche compagno di liceo del regista a New York. "Bush era davvero un po' stupido - ha detto - è una persona che anche da presidente non si è posta domande, non ha saputo riflettere su quello che stava facendo, anche quando il mondo intero lo stava criticando. Questa mancanza di introspezione mi ha affascinato".

Farinetti: "Pensare locale e agire globale" - Grandi applausi per Oscar Farinetti, che ha svelato alcuni dei segreti che gli hanno permesso di fare di Unieuro prima e di Eataly poi, due successi. "Dobbiamo agire globale ma pensare locale, al contrario di quanto ci insegnano. E poi dobbiamo raccontare i nostri prodotti. Ho avuto molta fortuna con Eataly, ma mi sono anche buttato in un settore dove il racconto dei prodotti non esisteva. Sui volantini dei supermercati, accanto alla foto, trovavo solo il prezzo. Ho così trovato terreno fertile".

Farinetti ha poi elogiato il governo e criticato i sindacati: "Matteo Renzi sta gestendo l'imperfezione. Le sue promesse sono una direzione in cui vuole andare. Sono passati 6 mesi ed è poco. Quanto ai sindacati, in Italia abbiamo più gente che rappresenta di quella che lavora, quindi forse è arrivato il momento che queste corporazioni dimagriscano un po'".

Baumgartner: "Complimenti a Eustace" - "Complimenti". Felix Baumgartner, il primo paracadutista che riuscì a infrangere il muro del suono nel 2012, con un salto in caduta libera da 39mila metri di altezza, si è congratulato con Alan Eustace, il vicepresidente di Google che la scorsa settimana ha battuto il suo record lanciandosi da 41.150 metri. Raccontando i cinque anni di preparazione del lancio che lo ha portato a detenere, seppure temporaneamente, il record mondiale, Baumgartner ha confessato di avere trovato il suo limite mentale in occasione dell'ultimo test prima del lancio a Los Angeles, dove doveva passare sei ore nella speciale tuta spaziale che avrebbe indossato per saltare nel vuoto.

"Avevo iniziato alcuni mesi prima a soffrire di claustrofobia, dentro la tuta non si sente nulla del mondo esterno, solo il proprio respiro e sviluppavo un senso di ansia". Mentre tutto il mondo lo indicava come simbolo di coraggio e forza "io avevo dubbi, paura e volevo sparire". Uno psichiatra in tre settimane lo ha aiutato a superare questa paura.

Poi ha parlato di futuro: "Io appartengo all'aria e nei prossimi anni mi metterò a servizio della sicurezza in montagna come pilota di elicottero".

Attali: "Crescita se si sceglie una formula federalista" - La crescita nei Paesi che fanno parte dell'Unione Europea "arriverà con una visione più chiara di quello che l'Europa diventerà, il che significa avere un'agenda più chiara, un programma di investimenti, lanciare a livello della Banca centrale europea un quantitative easing e accettare che andiamo verso un sistema federalista". Lo ha spiegato, a margine del World Business Forum, l'economista francese Jacques Attali commentando le politiche di austerità dell'Unione europea.

"Appena arriveremo a questo risultato il problema del deficit di bilancio scomparirà grazie alla crescita e non grazie a misure dettate dall'austerity", ha detto.

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