FENDENTI CON LE CORONE DEL ROSARIO

Prete frustava fedeli, legali vittime: "La Curia si costituisca parte civile"

Don André Luiz Facchini, ex parroco a Lanciano, finirà sul banco degli imputati il 19 maggio. Pestava gli adepti della sua associazione religiosa utilizzando pesanti corone del rosario

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I legali delle vittime si augurano che la Curia si costituisca parte civile nel processo contro il prete di Lanciano (Chieti) che frustava i fedeli con il rosario. Don André Luiz Facchini, 39 anni, finirà sul banco degli imputati il 19 maggio 2015 con le accuse di violenza privata, lesioni aggravate, ingiurie, minacce, violazioni di domicilio contro alcuni ex adepti dell'associazione religiosa da lui fondata.

Il rinvio a giudizio dell'ex parroco della chiesa di Sant'Agostino è stato deciso dal gup Marina Valente, su richiesta del pm Rosaria Vecchi. Don Andrea aveva avuto questi comportamenti nei confronti degli adepti della Legio Sacrorum Cordium, associazione religiosa: li picchiava e li frustava sulla schiena nuda con grandi corone del rosario.

Nel frattempo però don Andrea, tornato in Brasile dove catechizza sull'emittente Auxiliadora radio-tv, risulta irreperibile. E non è stato possibile notificargli nessun atto giudiziario fin dall'inizio dell'indagine, che era scattata in seguito a una iniziale denuncia per presunta violenza sessuale nei confronti di un giovane fedele: reato sul quale il gup ha deciso di non procedere, uniformandosi alla richiesta della Procura, dal momento che è stato commesso in Spagna durante una vacanza.

Le parti lese al processo sono 10 e altre due le parti civili che hanno chiesto un risarcimento danni rispettivamente di 20 e 10mila euro. Nell'ultima udienza il gup dispose la chiamata in causa della Curia di Lanciano-Ortona come responsabile civile.

E proprio su questo punto insiste il rappresentante legale di una delle due parti civili, Antonella Troiano: "Ci saremmo aspettati - dice - che la stessa Curia si fosse almeno costituita parte civile contro il prete anche per una forma di rispetto nei confronti delle vittime. Ci auguriamo che ciò avvenga almeno al processo".

A causa di maltrattanti, punizioni e penitenze utili a salvare le anime del Purgatorio e combattere il demonio, le dieci parti lese hanno denunciato di aver subito problemi psicologici, tutti certificati, seguiti da disturbi depressivi, ossessivi, ansia, attacchi di panico, deficit cognitivi, stress. Adepti tenuti in pugno anche attraverso profezie di morte e di malattie e le private confessioni rese pubbliche.