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10 luglio 1976: il disastro di Seveso

Nube tossica di diossina sulla Brianza: 240 persone contaminate

Tutti lo conoscono come il disastro di Seveso avvenuto il 10 luglio del 1976 quando all'interno dell'azienda Icmesa di Meda ci fu una fuoriuscita di una nube di diossina mista ad altre sostanze ancora più tossiche. Una vasta zona della Brianza fu avvelenata, la più colpita fu comunque Seveso. Non ci furono morti ma 240 persone furono ricoverate per una dermatosi causata dal contatto col cloro. I danni fisici sulla popolazione della Brianza sono ancora oggi oggetto di studi.

Alle 12.37 di sabato 10 luglio del 1976, il sistema di controllo del reattore chimico della Icmesa andò in avaria

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Fu evitata per un soffio l'esplosione del reattore ma l'alta temperatura raggiunta fece creare una nube tossica di diossina

Il vento che soffiava verso sud la portò sopra i comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio

Almeno 240 persone furono colpite cloroacne, una dermatosi causata dal contatto col cloro

Le colture investite dalla nube si disseccarono e morirono a causa dell'alto potere diserbante della diossina

Migliaia di animali contaminati furono abbattuti

Solo otto giorni dopo l'incidente la popolazione fu avvertita della nube tossica che li aveva investiti

All'epoca le interruzioni di gravidanza erano vietate ma per la zona di Seveso, dato che la diossina poteva causare gravi malformazioni, fu emanata una legge deroga per autorizzare gli aborti terapeutici

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