Come riporta Skuola.net, i dati relativi allo scorso anno scolastico parlano chiaro: solo il 46,5% delle classi delle scuole superiori parte per una gita. A dare l'allarme è Touring Club Italiano che, a fronte di un bacino di 2 milioni e mezzo di ragazzi, partono solo 930.000 studenti, con un calo del fatturato pari al 2,6% rispetto allo scorso anno.
SI VIAGGIA LEGGERI – Non solo si parte di meno, come sottolinea Skuola.net, ma anche per meno giorni: la durata media delle gite è dii 4 notti, si registra un calo dell'1,7% rispetto all'anno scolastico precedente. Le méte preferite sono all'estero, come Francia e Germania con Parigi e Berlino, la Repubblica Ceca con Praga, la Spagna con Barcellona, mentre in Italia si prediligono le méte tradizionali come Roma, Firenze e Venezia.
CARO VECCHIO PULLMAN – Sicuramente dipende dalle méte scelte, ma il mezzo di trasporto più utilizzato resta il pullman, adottato da oltre una scuola su due, segue l'aereo per una scuola su e infine il treno, adottato dal 16,5% degli istituti.
ALLA RICERCA DELL'ARTE – Obiettivo primario della gita scolastica resta l'arte per l'85,1%, mentre l'approfondimento della lingua straniera coinvolge il 30,6% delle classi.
ARTE A KM 0 – Poche risorse per partire, ma tanta voglia di viaggiare e conoscere. Come si risolve? Viaggiando a km 0. Emerge questo dalla consultazione online sulla Buona Scuola, analizzata da Skuola.net, nella sezione dedicata alla Storia dell'arte 2.0 si rincorrono i commenti di quanti, per valorizzare il territorio e dare comunque occasioni di crescita agli studenti, propone di visitare le proprie città, i borghi e i paesi. A pochi passi da scuola, infatti, il territorio può offrire molto in ambito artistico. E la tendenza di utilizzare il pullman resta comunque la più favorevole. Nasce così il viaggio di istruzione a km 0. In barba alla crisi.