Tensioni quotidiane

Impara a non sfogare la rabbia sul partner

Come evitare di uccidere una relazione con i litigi

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Il lavoro spesso opprime. Per non parlare di figli, suocere, la spesa da fare all'ultimo momento, il capo con cui è difficile comunicare e le molte parole che evitiamo di dire a colleghi o familiari perché non sappiamo comunicare senza ferire. Il punto è proprio questo: come imparare a comunicare senza ferire?

L'errore inizia ben prima di scagliarti contro l'altro investendolo di parole. Partiamo da questo: l'equivoco, il misunderstanding capace di incrinare anche l'unione più duratura, nasce nel momento in cui decidiamo, in maniera più o meno inconscia, di evitare di pronunciare una certa verità che invece ci sta molto a cuore, tanto da scatenare un dirompente effetto pentola a pressione.

Il modo migliore per evitare di sfogare la rabbia sul partner è imparare a comunicare quando si è ancora sufficientemente calmi. La chiarezza mentale, infatti, è uno degli ingredienti fondamentali per discutere e portare avanti le nostre ragioni con onestà, sia verso l'altro, sia verso noi stessi. Prova a analizzare un tuo litigio tipico: sei davvero sicuro di esporre le ragioni per cui ti sei arrabbiato? Di frequente ciò che si grida all'altro in un accesso di rabbia è molto diverso dalle reali motivazioni che hanno scosso la nostra serenità, solo che non ci si sofferma adeguatamente a osservare le nostre reazioni più intime quando si avrebbe la possibilità per farlo... e una volta pieni di rabbia non si possiede più la tranquillità necessaria per porvi rimedio!

Ecco un esempio pratico: c'è un comportamento del partner che proprio non sopporti (il disordine o un suo atteggiamento nella cura dei figli piuttosto che l'assenza nelle faccende di casa)? Forse avete parlato di questo argomento ma distrattamente o senza la volontà di trovare una reale soluzione. Nel momento in cui l'altra persona torna a casa, di ritorno dal lavoro e dunque stanca e stressata in misura uguale alla tua, basta un vestito non a posto o la dimenticanza di una commissione per scatenare una discussione dall'epilogo violento. Eppure il motivo reale non è l'azione di quel momento, bensì un meccanismo più ampio e profondo di cui dovresti prendere coscienza, soprattutto con te stesso. Pensa ai motivi per cui realmente ti trovi a provare rabbia verso il partner: se non hai la situazione chiara prima di tutto nella tua mente, non avrai nessuna possibilità di essere visto e capito dall'altro. Dunque, fai chiarezza in te e sii onesto al 100%.

La seconda regola riguarda le parole perché esse possono ferire in modo indelebile. La prossima volta che desideri dire qualcosa al partner presta attenzione al linguaggio che usi: espressioni come "Fai schifo” o "Non mi capisci” vanno sostituite con frasi semplici e reali. Che cosa non capisce? Aggiungi un oggetto, altrimenti questa frase non è la base per una discussione, ma scivola verso l'atteggiamento della vittima che si piange addosso. Quando diciamo all'altro "Se entri in casa con le scarpe sporche e riempi di fango il pavimento annulli tutto il lavoro che io faticosamente ho portato a termine” stiamo comunicando qualcosa di concreto, ben diverso dagli improperi che spesso feriscono senza dire assolutamente nulla.

Se è il lavoro ad appesantire le tue tensioni evita di riversare quotidianamente tutto il rancore sulla coppia. Prendi un momento per te in cui decomprimere questo carico di nervosismo. Lo sport è ottimo per sfogare la rabbia: spinning, nuoto o una semplice passeggiata al parco di buon passo ti permetteranno di entrare in contatto con le tue emozioni profonde ed esprimerle. Quando ti trovi fortemente coinvolto in una situazione problematica può essere di grande aiuto spiegare il fatto fra te e te come faresti con un amico o con il partner: nel momento in cui ne parlerai con la persona cara tutto sarà più chiaro e meno denso di rabbia.

Che rapporto avete con genitori e suoceri? Ricorda che ogni coppia forma una famiglia diversa da quella di origine: è importante aver presente questi confini e non esitare a comunicare, con diplomazia e chiarezza, come la pensate. L'organizzazione di casa, la cura dei figli e le decisioni importanti sono scelte che riguardano esclusivamente voi. Naturalmente se i nonni partecipano all'educazione dei nipoti aiutando la routine quotidiana dovete pensare che essi avranno, com'è giusto, la possibilità di fare a loro modo, perché nel momento in cui si chiede l'aiuto di qualcuno è necessario capire che quella persona si comporterà nel modo che le è proprio.

Se il partner non sa avere un dialogo costruttivo con un genitore è bene affrontare il discorso in un momento di serenità: porta fatti diretti spiegando, per esempio: "Quando ti sei comportato così... le conseguenze sono state...". Stare insieme a una persona significa prendersi la responsabilità che l'altro sia un compagno di viaggio, complice e confidente: qualcuno con cui crescere, giorno dopo giorno. A nessuno piace essere trattato come un bambino, l'arma migliore per farsi comprendere è saper comunicare i propri bisogni, con onestà, gentilezza, rispetto verso se stessi e chi ci sta accanto.