Domande scomode e un intervistatore irriverente e inaspettato. E' nato "Piove”, un format video ideato e creato per Yahoo, che vede protagonista Matteo Branciamore. L'attore, conosciuto per aver interpretato il ruolo di Marco ne I Cesaroni, si presenta nella nuova veste di intervistatore impertinente che mette a dura prova gli ospiti con domande a volte imbarazzanti. A Tgcom24 Matteo ha spiegato... perché "Piove".
Da dove è nata l'idea di Piove e perché questo nome?
Insieme agli altri ragazzi della Drive cercavamo un format che fosse al tempo stesso classico e inaspettato, gentile e scorrettissimo. Il titolo c'è sembrato azzeccato da subito perché può suonare sia come un verso poetico che come un'imprecazione.
Dopo l'esperienza da attore di tv e cinema, perché provare a fare il giornalista-intervistatore?
In verità interpreto il ruolo di un giornalista intervistatore. E questo fa parte del mio mestiere: mettermi alla prova con personaggi e situazioni lontane da me o paradossali, che poi è quello che ho fatto per tanti anni interpretando Marco nei Cesaroni, il bravo ragazzo della porta accanto, una tipologia umana molto lontana dal mio vero io.
Quali sono i personaggi che intervisterai?
Nella prima serie abbiamo avuto dei grandi nomi che si sono messi in gioco dimostrando intelligenza e autoironia, ma anche qualcuno che all'ultimo si è tirato indietro per chissà cosa. I nostri eroi sono: Ruffini, Euridice Axen, Nicolas Vaporidis, Giorgio Panariello, Fausto Brizzi, Primo Reggiani...
E quali vorresti rispondessero a tutti i costi alle tue domande?
Così su due piedi non so, Renzi, Papa Francesco, Julian Assange, Tyson, Ruby Rubacuori..
La domanda più impertinente a chi la farai?
A Francesco Montanari, il Libanese di Romanzo Criminale, a proposito della sua storia d'amore con Vanessa Hassler. Ho quasi rischiato di essere malmenato, ma non voglio svelarvi il delizioso siparietto, lo vedrete nella puntata.
A quale pubblico si rivolge Piove?
Piove è una trasmissione per tutti. Il nostro genere di umorismo può arrivare tanto all'adolescente quanto al giovane professionista o alla massaia annoiata, il bello di poter distribuire sul web è proprio la possibilità di crearti un tuo pubblico trasversale, senza limitazioni o paletti.