Ha conquistato le star di Hollywood, poi persino Barack Obama e Papa Francesco. Il Selfie, la foto scattata a sé stessi o in gruppo con uno smartphone o una webcam, oltre a essere un rituale è anche la parola dell'anno. A eleggerla è lo Zingarelli 2015 che la accoglie di diritto tra i lemmi della lingua italiana del vocabolario.
Con la nuova edizione il dizionario si aggiorna e, per stare al passo con i tempi, apre le sue pagine alle nuove parole, ai significati rivoluzionati e ai modi di dire estemporanei che si conquistano un posto tra le sue oltre 144mila voci, per uno totale di oltre 380mila significati. Così vengono certificate come di uso comune e entrano nel vocabolario di quest'anno anche Svapare, ovvero la nuvola di fumo che si fa con le E-Cigarette (le sigarette elettroniche), Redditest (software che l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti perché possano autovalutare, la congruenza del reddito dichiarato con i beni posseduti e i servizi fruiti), come altre parole economiche legate alla crisi, quale la spesa Spalmabile.
Ecco poi il Collocatario (la persona presso la quale qualcuno è collocato. Nelle separazioni di coniugi con un figlio minorenne, il genitore con il quale il figlio abita prevalentemente), il verbo Empatizzare e lo Scouting, il Guacamole e ancora Svirgolata, Sfoltitura o Traspirante, da collegare magari a nuove attività emergenti come la Wedding Planner (organizzatrice di nozze) il Videoreporter o la Doula (donna che svolge una funzione di sostegno psicologico e pratico, ma non medico né sanitario, a una puerpera durante la gravidanza e il parto e nei primi mesi di vita del bambino).
E se non vi basta c'è il Labbruto un po' Agé che usa il Phablet e raccoglie Promocard, senza farsi troppi problemi di vivere in una Cachistocrazia (il governo, il dominio dei peggiori). Spazio poi ai nuovi atteggiamenti pericolosi come l'Eterofobia (la paura e ostilità per tutto ciò che è altro, diverso, alternativo. Anche l'avversione per l'eterosessualità e gli eterosessuali) e la nuovissima, eppure sempre più diffusa, Nomofobia (timore ossessivo di non poter disporre del telefono cellulare).