Un'infermiera ha contratto il virus dell'Ebola in Texas. Il contagio è avvenuto al Texas Health Presbyterian Hospital, l'ospedale dove era stato ricoverato il "paziente zero" Thomas Duncan. Ora la nuova paziente è in isolamento e le sue condizioni sono stabili. Si tratta della prima persona che ha contratto il virus negli Usa, poiché Duncan si era ammalato in Liberia ed era arrivato in America quando ancora non aveva alcun sintomo.
Il virus è stato individuato nei test preliminari e quindi le sono stati fatti esami più approfonditi, che hanno confermato la diagnosi.
La paziente ha avuto "contatti estesi" con Duncan, in "molte occasioni", ha detto Tom Frieden, il direttore dei Centri per controllo e prevenzione delle malattie (Cdc). "Ad un certo punto ci deve essere stata un'infrazione al protocollo, e il risultato è questa infezione", ha affermato, aggiungendo che i Cdc eseguiranno una indagine approfondita in merito. In questo senso, dopo aver ricevuto un aggiornamento sulla situazione dal ministro della Sanità Sylvia Burwell, il presidente Obama ha personalmente disposto che le indagini dei Cdc "procedano più velocemente possibile"e "le lezioni che ne vengono tratte siano condivise velocemente e ampiamente".
"I protocolli per il trattamento dell'Ebola funzionano - ha insistito Frieden - ma sappiamo che anche un singolo errore o mancanza può portare ad un'infezione". Si tratta di parole pronunciate per tentare di rassicurare, ma l'ansia per il virus che ha finora causato la morte di quasi 4.000 persone in Africa Occidentale continua a crescere. E non solo negli Usa. Tanto che anche il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha sottolineato che "non bisogna terrorizzare il mondo rispetto ai Paesi africani che stanno vivendo il dramma dell'Ebola", in particolare Sierra leone, Liberia e Guinea. Al contrario, le ha fatto eco il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, "dobbiamo agire in fretta senza isolare" i Paesi africani in cui si trovano i focolai del virus, perché "non abbiamo scelta".
India cancella summit africano - Ma la paura dilaga. Al punto che l'India ha cancellato un summit con 54 nazioni africane previsto a dicembre, in cui erano attesi circa mille delegati. La decisione, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri di New Delhi, è stata presa "dopo una attenta valutazione e dopo aver preso atto delle possibili difficoltà logistiche che dobbiamo affrontare in seguito all'infezione di Ebola in alcune parti dell'Africa". Ad alimentare la psicosi negli Usa c'è anche il fatto che l'infermiera, della quale non è stato rivelato il nome, è la prima persona che ha contratto il virus negli Usa. "Qualcuno che è stato a stretto contatto con lei è stato stato messo in isolamento", hanno reso noto le autorità sanitarie locali, aggiungendo che squadre di decontaminazione dei vigili del fuoco di Dallas sono al lavoro per bonificare l'appartamento e tutte le zone condominiali dell'edificio dove abita l'infermiera malata. Ma i controlli vengono estesi anche oltre.