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Codice IMEI blocca cellulari rubati

Raggiunto l'accordo tra gli operatori

Dal 30 giugno i telefonini rubati o smarriti potranno essere resi inutilizzabili. Lo ha reso noto il commissario dell'Autorità delle garanzia nelle comunicazioni, Alessandro Luciano, secondo cui "la funzionalità di blocco del codice IMEI porta l'Italia all'avanguardia nella tutela dei consumatori contro quella microcriminalità che provoca circa un milioni di furti di apparati all'anno".

Indipendentemente dalla scheda utilizzata, il servizio permetterà di identificare ciascun cellulare attraverso un codice univoco. Tale codice, denominato appunto IMEI, consente il blocco dell'apparecchio con una conseguente inutilità del dispositivo.

Grazie a questa tecnologia, in vigore da tempo, ma mai utilizzata per il mancato accordo tra i gestori telefonici, i cellulari rubati o smarriti non potranno essere più riutilizzati da estranei o malintenzionati. Acronimo di "International Mobile Equipment Identity Number", il codice IMEI è un costituito da 15 cifre.

Individuarlo è piuttosto semplice. Di solito è collocato su un'etichetta posta sotto la batteria, ma se così non fosse, sulla maggior parte dei cellulari è possibile visualizzarlo sul display digitando il codice *#06#. I dettagli sulle operazioni da effettuare per attivare il blocco non sono ancora noti, ma è plausibile che il requisito minimo per neutralizzare un codice IMEI sia una dencia di smarrimento o di furto. Ladri avvisati: rubati un cellulare da oggi è inutile.

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