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Studenti in piazza in tutta Italia contro la "Buona scuola"

Manifestazioni per dire no al progetto di riforma del governo. In contemporanea lo sciopero dei docenti indetto dal Cobas e Cgil. Ecco cosa è successo, raccontato da Skuola.net.

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Sciopero studenti, si comincia con la prima manifestazione, organizzata da Unione degli Studenti e Rete degli studenti medi. Tante le piazze italiane coinvolte, nelle quali gli studenti si riuniscono oggi in risposta all'hashtag lanciato sui social network, #10o. In concomitanza, tra l'altro, con lo sciopero dei docenti promosso dai Cobas. I motivi della protesta? Studenti e docenti non vogliono sottostare alla nuova riforma del Governo, la Buona Scuola. Skuola.net ha seguito in diretta gli avvenimenti della giornata.

IL BLITZ AL MIUR - La sveglia è suonata presto per i ragazzi di Rete della Conoscenza, che hanno iniziato la giornata con un blitz fuori il Ministero. "Stiamo arrivando", "La grande bellezza siamo noi", #10o, #entrainscena. Questi gli slogan che accompagnano gli studenti in questa giornata di scioperi e manifestazioni.

ROMA- Non solo Miur, nella Capitale i manifestanti hanno fatto anche un flash mob al Colosseo, esponendo uno striscione con su scritto "la Grande Bellezza è soprattutto partecipazione".

MILANO – Contro la Buona Scuola e le politiche del Governo, questo il filone principale di quanti stamattina hanno sfilato a Milano alla volta dell'ufficio scolastico regionale. Un gruppetto di ragazzi, inoltre, si è staccato dal corteo per raggiungere la sede dell'Università Cattolica davanti a cui è stato scaricato un vagone di letame.

PALERMO- Non sono mancati momenti id tensione nel capoluogo siciliano dove un gruppo di manifestanti, protestando anche contro la privatizzazione e le banche, ha messo in atto un lancio di uova contro la sede regionale della Banca d'Italia e di Unicredit.

I PERCHE' DELLA PROTESTA - A spiegare i motivi che hanno portato tanti studenti a scendere oggi in piazza e ad animare uno sciopero di studenti tanto numeroso ci pensa Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti. "Oggi riempiamo 100 piazze del Paese perché non vogliamo più restare spettatori di fronte a un Governo che in nostro nome vuole distruggere i diritti all'interno delle scuole come dei luoghi di lavoro, instaurare la precarietà come sistema strutturale, instillare la competizione e la valutazione come strumenti di divisione e controllo, far trionfare definitivamente il neoliberismo come modello economico e sociale".

CONTRO LA BUONA SCUOLA - Perché, allora, tutti contro la Buona Scuola? "la Buona Scuola di Renzi apre le porte agli interessi e ai finanziamenti delle imprese; da più poteri ai presidi; valuta e punisce docenti, studenti e scuole; assume la competizione e le classifiche premiali come unico fine; si appiattisce alle esigenze di un mercato del lavoro che ha bisogno di manodopera a basso prezzo, precaria e senza diritti; abbandona il suo fine educativo a favore di contratti di apprendistato, ossia lavoro gratuito e senza alcuna valenza formativa; finanziarizza gli strumenti per abbattere la dispersione scolastica"

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