Jamie Foxx non vede l'ora di calarsi nei panni (e nei muscoli) di Mike Tyson. Il film sul pugile è nell'aria da tanti anni, più volte annunciato e poi messo da parte. Ma ora sembra la volta buona. Qualche settimana fa l'attore aveva condiviso alcuni scatti social che testimoniavano la trasformazione del suo corpo dopo duri allenamenti in vista del biopic. Ora lo stesso Foxx, in un'intervista, ha rivelato che a dirigerlo sarà Martin Scorsese. Un ritorno per il regista alle storie da ring dopo aver firmato 40 anni fa il cult "Toro Scatenato".
LEGGI ANCHE >
Dalle immagini condivise sui suoi profili social, Jamie Foxx ha lavorato molto sul proprio fisico per aumentare la massa corporea e avvicinarsi ai livelli di Tyson. Inoltre aveva spiegato a margine dei selfie: "E' iniziata la trasformazione per 'Finding Mike'. Non è un segreto che io abbia inseguito il biopic su Mike Tyson per molto tempo... Finalmente le cose si sono sistemate".
Sarà la volta buona? Annunciato nel 2013, il biopic non aveva più ottenuto il disco verde da Hollywood. Già dall'inizio si parlò di Jamie Foxx nei panni del pugile e Scorsese alla regia. Poi il regista ha girato "Silence". Si è tornati a parlare del film nel 2017, con i tabloid che scrissero delle prime sessioni di allenamento di Foxx e con lo stesso attore sicuro della realizzazione del film attraverso alcune interviste, in cui parlava anche del coinvolgimento di Scorsese. Ma il biopic poi è rimasto ancora sullo sfondo, sorpassato da "The Irishman", che il regista aveva in canna già da un po'.
Ora arrivano le parole di Jamie Foxx, che a “All the Smoke”, programma sul canale YouTube di Showtime, ha detto senza mezzi termini: "Martin Scorsese, che non gira un film sulla boxe dai tempi di ‘Toro scatenato’, ha accettato di dirigere questa pellicola". E poi ha spiegato il progetto: "Intendiamo mostrare come tutti si evolvano. Tutti vengono da un buon o brutto posto. Credo che, una volta sollevato il velo su Mike Tyson in questa storia, tutti riusciranno a comprendere il viaggio di quest’uomo, dai giovani agli anziani”. Ascese e discese, salite e cadute, con una maledetta propensione per i “down”, con cui convive ancora oggi: è stato questo il romanzo di Tyson. Niente di più letterario, insomma, e niente di più cinematografico.
TI POTREBBE INTERESSARE: