"ANDIAMO AVANTI"

Renzi: sindacati ci diano una mano Dal 2015 unica tassa nei Comuni

"I sacrifici dobbiamo farli tutti", ha ricordato il premier intervenendo a "Quinta colonna" su Rete 4. "Riforme? Certo che la facciamo, teniamo botta. Qualcuno si accontenta qualcuno meno. Ma c'è l'aiuto della gente"

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"Se ce la facciamo a fare le riforme? Certo che ci si fa, ce la mettiamo tutta. E' chiaro che quando si fanno le riforme qualcuno si accontenta e qualcuno si scontenta un po'". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a "Quinta colonna" su Rete 4. "Sono certo che ce la facciamo anche per l'aiuto che viene dalla gente. Noi - ha aggiunto il premier - teniamo botta".

Il governo intende dare una mano alle forze dell'ordine, vera, anche economica. Domani li vediamo, siamo disponibili a sbloccare gli scatti, ma bisogna anche "rendersi conto che sacrifici ora bisogna farli tutti: abbiamo cinque corpi di polizia, non ce li ha nessuno al mondo", ha spiegato il premier.

"Bisogna smetterla con atteggiamenti discutibili di alcuni sindacati delle forze di polizia, con l'annuncio di scioperi, e bisogna smetterla di non rendersi conto che sacrifici ora bisogna farli tutti, bisogna entrare nella logica di fare tutti un sacrificio. Ma a chi sta sulla strada bisogna riconoscere quel che merita e noi lo faremo", ha sottolineato a "Quinta colonna".

Lavoro, "in primi 6 mesi primi segnali ripresa" - "Noi abbiamo perso in 5 anni un milione di posti di lavoro, è tanta roba. Negli ultimi 6 mesi i primi segnale timidissima ripresa ci sono, sono 83mila posti in più, ma arrivare a un 1 milione".

"Tfr, meccanismo facoltativo? E' un'ipotesi" - "E' un'ipotesi". Così il premier alla domanda se si possa rendere facoltativo l'anticipo del Tfr. Sul tema, ha spiegato, "gli italiani son divisi perché alcuni dicono 'meglio mettere quei soldi da parte perchè se li ho li spendo'. Ma il tfr così ce l'abbiamo solo noi, nell'ambito di uno Stato-mamma".

"Cosa chiederò a sindacati? Che diano una mano" - "Voglio chiedere ai sindacati se son davvero convinti che il problema è di un altro o se sono d'accordo che anche loro devono dare una mano. Vorrei che i sindacati dessero una mano - ha dichiarato il premier - . Se siamo arrivati a questo punto in Italia, la colpa è dei politici, ma c'è una responsabilità diffusa di tanta gente, anche dei sindacati. Se c'è un ragazzo della mia età che non si iscrive ai sindacati, è perché hanno perso un po' di rapporto con il territorio".

"Dal 2015 un'unica tassa nei Comuni" - "Non da quest'anno perché quest'anno c'è la Tasi che è una scelta del passato, ma dal 2015 ci sarà un'unica tassa, secca, chiara" nei Comuni per case, strade, asili, giardini e servizi", ha poi annunciato il premier Renzi. "Il Comune deciderà quale aliquota mettere e sarà responsabile davanti ai cittadini".

"Art.18 totem ideologico e fonte incertezza" - "L'articolo 18 è un totem ideologico, riguarda solo 2500 persone ma rischia anche di esser fonte di incertezza perché il reintegro dipende dalla decisione del giudice e le aziende non sanno dove battere la testa, anche le aziende straniere", ha sottolineato Renzi. "Attenzione, l'Italia da troppi anni difende il Made in Italy pensando che siano il passaporto per l'imprenditore. A me non interessa se l'imprenditore è italiano, americano, indiano, cinese, a me interessa che lui tenga fabbrica qui, e crei posti di lavoro. E' una battaglia ideologica, è allora perché i sindacati sono gli unici assieme ai partiti a non avere l'art.18?".