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Obesità, sperimentata terapia che colpisce il dna delle cellule adipose

L'università Hanyang di Seul ha ultimato un complesso in grado di silenziare il gene responsabile dell'accumulo di grassi

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Una nuova terapia, sperimentata per ora solo sui topi, ha portato a grandi risultati per quanto riguarda la lotta anti-obesità, che è in Italia la seconda causa di morte prevenibile dopo il fumo. Lo studio coreano ha messo a punto un complesso di aminoacidi in grado di legarsi alle cellule adipose rilasciando al loro interno una sequenza di Rna in grado di "manomettere" la normale attività del gene Fabp4. Quest'ultimo infatti è il responsabile del trasporto e dell'accumulo di acidi grassi nell'organismo.

Applicata ai topi, in sei settimane la terapia ha portato a migliorare sia la sensibilità all'insulina che i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre ha determinato una diminuzione del peso corporeo del 20% in otto settimane. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Materials.

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