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Falso sequestro di un bimbo a Borgaro Torinese: il padre se l'è inventato

L'uomo aveva accusato uno slavo ma poi, messo sotto torchio dai carabinieri, ha confessato

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Aveva fatto scalpore la notizia del tentato rapimento di un bimbo di tre anni a Borgaro Torinese durante la sagra di paese. Ma il sequestro era in realtà stato inventato dal padre del piccolo, Alex Giarrizzo, il quale aveva denunciato l'episodio ai carabinieri. L'uomo, portato in caserma, è stato messo alle strette e ha confessato di essersi inventato ogni cosa: aveva paura di essere denunciato per abbandono di minore.

Aveva accusato uno slavo - "Parlava slavo ed è fuggito con un complice". Così Alex Giarrizzo, ai carabinieri che avevano raccolto la sua denuncia, ha descritto gli attimi del presunto sequestro del bimbo. L'uomo aveva detto che il rapitore si stava allontanando con suo figlio in braccio ed era fuggito su una Renault 19 grigia dopo essere stato scoperto.

Determinanti i filmati - Ma era una storia che faceva acqua e i carabinieri lo avevano sospettato da subito. Determinanti sono stati anche i filmati degli impianti di sorveglianza della zona e anche quelli amatoriali girati nel corso della manifestazione. Giarrizzo aveva poi riconosciuto il presunto rapitore in una foto segnaletica che però corrispondeva ad un malvivente già in cella. Una "trappola" nel quale è caduto e ha convinto gli inquirenti che ci si trovava di fronte a un falso allarme.

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