"Francesco Schettino ti do sei giorni per dire la verità su quello che è successo immediatamente dopo aver dato l'annuncio di abbandono della nave. Solo sei giorni!". E' l'ultimatum, scritto in inglese, che Domnica Cemortan, la moldava che era in plancia di comando della Costa Concordia nella notte del naufragio al Giglio, lancia dalla sua pagina Facebook.
Dopo le polemiche sollevate dal trasferimento di Gregorio De Falco, che aveva intimato al comandante Francesco Schettino di tornare a bordo della nave, su riaccendono dunque ancora una volta i riflettori sulla notte del 13 gennaio 2012. La moldava, che nei mesi scorsi - scrive Oggi - messa alle strette dai magistrati ha ammesso una relazione col comandante della Concordia, alle 10.27 del 24 settembre è riemersa da un lungo silenzio lanciando il suo ultimatum dal social network. Non dice molto, ma lascia intendere che al processo non è stato detto tutto.