La polizia di Hong Kong è intervenuta con lanci di lacrimogeni e facendo uso di spray al pepe per disperdere i dimostranti che manifestano per un pieno regime democratico. Alcuni messaggi su Twitter parlano anche di "proiettili di gomma", mentre altri sostengono che gli agenti hanno fatto uso dei manganelli.
E' il terzo giorno di sit-in davanti alla sede del governo locale, e di braccio di ferro con la polizia. Sabato, le forze dell'ordine hanno arrestato 78 persone, fra cui anche il leader studentesco Joshua Wong, di 17 anni, che è stato rilasciato dopo due giorni trascorsi in prigione.
La polizia di Hong Kong sta cercando di bloccare internet nella zona di Admiralty, dove sono concentrati i manifestanti pro-democrazia. Lo affermano gli stessi manifestanti su Twitter. Altri sostengono che le vetture della metropolitana hanno cominciato a non fermarsi all'omonima stazione. Admiralty è il quartiere di Hong Kong nel quale si trovano gli uffici del governo locale e la sede del Legislative Council, il Parlamento del territorio.
Il governo cinese, intanto, si è detto "fermamente contrario ai movimenti illegali" lanciati dagli studenti e dai gruppi democratici di Hong Kong. Lo ha affermato oggi un portavoce a Pechino in un comunicato. Si ribadisce anche il "pieno sostegno" di Pechino al governo del territorio, che dal 1997 è una Speciale Regione Amministrativa della Cina.
Usa: "No a violenza" - "Gli Stati Uniti seguono da vicino la situazione a Hong Kong" e di coloro che chiedono più libertà politica, e sostengono le aspirazioni della popolazione. Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. Nel comunicato gli Usa invitano anche le autorità locali dell'ex colonia del Regno Unito a "trattare con moderazione" le decine di migliaia di manifestanti e chiedono a quest'ultimi di "esprimersi in modo pacifico".