L'avvocato difensore di uno dei tre soldati incriminati per abusi sui detenuti in Iraq ha detto di voler portare il presidente Usa George W. Bush e il ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, sul banco dei testimoni. E' la richiesta fatta all'apertura del processo davanti alla corte marziale istituita in Iraq dopo lo scandalo degli abusi subiti dai prigionieri iracheni nelle celle di Abu Ghraib.
Dalle prime battute dell'udienza preliminare per la corte marziale sembra confermata la linea difensiva scelta dai tre soldati incriminati, il sergente Javal Davis, il soldato speciale Charles Graner, il sergente Ivan Frederick. I tre, che rischiano fino a 18 anni di carcere, finora non hanno ancora espresso la loro posizione.
Ma i legali sembrano intenzionati a chiamare in causa la linea di comando, ritenuta responsabile degli abusi. Uno degli avvocati della Difesa ha detto di voler portare sul banco dei testimoni il presidente George W. Bush e il ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, accusati di aver accantonato la Convenzione di Ginevra nella 'guerra al terrorismo'. Secondo il legale, il suo
cliente riceveva istruzioni giornaliere su come 'ammorbidire' i detenuti per ottenere informazioni utili.