Francesco Renga, Nek, Ron, Annalisa e tanti altri Big della musica italiana canteranno il 4 ottobre in Piazza Duomo a Milano i brani storici dei Nomadi e assieme alla band festeggeranno i 30 anni di Exodus di Don Antonio Mazzi. La Fondazione è nata per il recupero dei giovani da Aids, emarginazione e carcere. Beppe Carletti dei Nomadi sarà affiancato anche dall'Orchestra Filarmonica Italiana: "Canteremo 20 brani" svela a Tgcom24.
L'evento sarà in diretta televisiva e radiofonica su Rtl 102.5, radio partner ufficiale che aprirà la serata alle ore 19. “E' un viaggio personale e di gruppo, carico di desideri, rimpianti, fatiche, scoperte, canti, illusioni e fatiche - dice Don Antonio - la musica è sempre stato uno dei maggiori canali di comunicazione perché capace di creare senso di appartenenza e orientare a nuovi progetti di vita”. Un concerto testimonianza che vuole coinvolgere i giovani e le famiglie sensibilizzando la comunità non solo alle problematiche legate alle dipendenze e ai disagi sociali, ma anche alle difficoltà educative. Abbiamo intervistato Beppe Carletti che si è rivelato emozionato e felice per questo evento speciale.
A quando risale il sodalizio con Don Antonio Mazzi?
Indietro nel tempo Anni 80 , quando Don Mazzi è entrato al Parco Lambro, ci ha invitati con altri cantanti per un piccolo evento. Da quel momento la mia amicizia è diventata sempre più forte.
Qual è il bilancio di trent'anni di attività di Exodus, cosa si può ancora fare?
Il bilancio nei miei occhi è positivo, il Don ha un impegno così enorme che più di così non si può. E importante continuare a mantenere questo impegno, lui è forte e non ha nulla da temere. Quel giorno che ho incontrato il Don mi si è aperto il cuore dalla bella persona che è!
Come è nata l'idea di questo concerto speciale?
Don Antonio voleva festeggiare i suoi 30 della comunità e Milano la città giusta, così ci ha contattati per metter giù qualche idea.
Quali altri artisti, oltre a quelli già annunciati, vorreste che partecipassero?
Ma i cantanti che saranno presenti sono giusti ed è un grande onore averli sul palco sia per noi che per il Don. E' poi così difficile invitare le persone…
Com'è nata la collaborazione con Rtl 102.5?
Il presidente della radio, Lorenzo Suraci, è un uomo sensibile e ha capito questo progetto e ci ha dato una mano importante per organizzare l'evento al meglio.