LA CONDANNA

Bologna, uccise la compagna e nascose il corpo nel freezer: 30 anni a Giulio Caria

Il cadavere di Silvia Caramazza, 39 anni, fu trovato il 27 giugno 2013

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Trent'anni di carcere: è questa la pena inflitta dal giudice a Giulio Caria. Il 35enne sardo è stato condannato per aver ucciso la compagna Silvia Caramazza, 39 anni, al culmine di una relazione punteggiata da vessazioni e persecuzioni. L'uomo, dopo il delitto, aveva nascosto il corpo della donna in un freezer a pozzetto nell'appartamento di Bologna dove fu ritrovato il 27 giugno 2013.

Nel processo in rito abbreviato davanti al gup Gianluca Petragnani Gelosi, il pm Maria Gabriella Tavano aveva chiesto la condanna all'ergastolo. Caria era imputato per omicidio volontario aggravato da stalking (iniziato a ottobre 2011), e dall'aver agito con crudeltà, oltre che tra le altre cose, di occultamento di cadavere.

Procura: "Spazzate via le bugie dette dall'imputato" - "E' una sentenza che riconosce l'ottimo lavoro svolto dalla procura e dalla polizia, rispetta profondamente la vittima e spazza via, almeno in primo grado, tutte le insopportabili bugie dette dall'imputato". Così il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, ha commentato la sentenza.