Incontrarsi con gusto

Cene a casa: buone norme e galateo anti-Covid

In terrazzo o in giardino, sono uno dei punti di forza della convivialità nell’estate 2020

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Il fatto di frequentare gli amici, di cenare insieme, di tirare tardi a tavola tra buon cibo e ottimo vino sono un vero must delle serate d’estate. Non a caso, la convivialità e la possibilità di incontrare liberamente le persone a cui siamo affezionati sono alcune tra le rinunce che ci sono pesate di più durante le settimane del lockdown. Anche se le restrizioni si vanno via via allentando, alcune cautele sono ancora d’obbligo: per questo molti hanno ancora una certa riluttanza a frequentare locali e ristoranti: la cena a casa è un’alternativa molto gettonata. A patto, naturalmente, di rispettare alcune regole che faranno sentire i nostri ospiti a loro agio e sereni. 

NO PANIC – Organizzare una cena a casa non è difficile come potrebbe sembrare. L’estate è una stagione che invita all’informalità e alle preparazioni semplici. Specie se ci troviamo in compagnia di amici di vecchia data, non occorre allestire un banchetto: puntiamo su cibi freschi e leggeri, sui prodotti di stagione e sugli alimenti che non richiedano cotture elaborate. Se proprio siamo in difficoltà, chiediamo l’aiuto di un’amica o acquistiamo qualcosa di pronto da utilizzare come base a cui aggiungere il nostro tocco personale. L’importante è soprattutto stare in compagnia e divertirsi.  

GIARDINI E TERRAZZI – Anche se il peggio è passato, ricordiamoci che la pandemia non è conclusa. Vietato affollati in piccoli spazi , soprattutto al chiuso: sì alla cena con più commensali solo se disponiamo di uno spazio adeguato, rigorosamente all’aria aperta, e adeguando il numero degli ospiti alla necessità di mantenere il distanziamento quando si è seduti a tavola e nei vari momenti della serata. Se siamo costretti a una cena indoor non resta che limitare il numero degli ospiti e regolarlo in funzione della dimensione della stanza che ci ospiterà: meglio comunque, non superare i quattro commensali, arrivando a sei se disponiamo di un soggiorno molto grande. 

COSA METTERE IN TAVOLA – I buffet, i piatti in comune, i finger food sono decisamente da evitare, come pure le cene in piedi, in cui gli ospiti vagano da una parte all’altra e tendono ad avvicinarsi più del dovuto. Predisponiamo la tavola mantenendo i posti a un metro di distanza uno dall’altro, facciamo in modo che le persone si alzino eventualmente da tavola una alla volta e preferiamo cibi da servire già impiattati, per evitare che persone diverse maneggino piatti di portata in comune e le stesse posate. Per lo stesso motivo, anche se avremo fornito sapone e disinfettante per le mani ai nostri ospiti al momento del loro arrivo, è opportuno che sia sempre la stessa persona a versare acqua e vino. 

IL PANE – Va servito già tagliato o in panini di piccole dimensioni: meglio farlo trovare già in tavola accanto a ciascun ospite nell’apposito piattino, mentre è da evitare il cestino in comune. Se non se ne può fare a meno, occorre predisporre l’apposita pinza per servirsi senza toccare il pane con le mani. In ogni caso, sarà la padrona di casa a maneggiarlo e a servire gli ospiti.

ALL’ARRIVO – Anche se il peggio della pandemia è passato, gli abbracci, le strette di mano e le effusioni sono ancora a rischio: meglio salutarsi con il classico colpetto di gomito o il saluto indiano a mani giunte. Man mano che gli ospiti arrivano, occorre fornire loro il gel disinfettante e invitare tutti a lavare e igienizzare le mani. In bagno devono esserci gli asciugamani monouso per gli ospiti, di carta o di spugna, e un luogo in cui porli dopo l’uso. Se la cena è al chiuso, possiamo chiedere a tutti di togliere le scarpe: in caso contrario, le scarpe possono igienizzate con uno spray disinfettante. Se la cena è indoor e abbiamo in funzione un condizionatore, il flusso dell’aria deve essere orientato verso l’alto e non direttamente verso il tavolo. 

CIASCUNO AL SUO POSTO – Cerchiamo di limitare al massimo i movimenti delle persone. Provvediamo personalmente alle varie necessità della tavola in modo che i commensali non debbano alzarsi dal loro posto. Chiediamo a tutti di non appoggiare sul tavolo telefonini o altri oggetti, per lo meno finché la cena non sarà conclusa e la tavola sparecchiata. Muoviamoci con naturalezza, senza ansia, ma se lo riteniamo necessario, non esitiamo a richiamare i nostri amici alle norme di prudenza e di distanziamento. Se poi qualcuno dei nostri ospiti si mostra timoroso, mostriamo il massimo rispetto per le sue preoccupazioni: assecondiamolo e chiediamo agli altri di fare altrettanto: la prudenza è ancora d’obbligo, ma non è nemica del divertimento e dello stare insieme in modo piacevole.