Alibaba record a Wall Street che chiude la sua prima giornata con un guadagno del 37,32% a 93,38 dollari. All'apertura degli scambi, la società valeva oltre 200 miliardi di dollari, più di alcune delle banche che l'hanno aiutata a quotarsi, inclusa JPMorgan: Alibaba è la maggiore Ipo della storia. In avvio di contrattazioni i titoli del colosso cinese valevano 92,20 dollari, ben al di sopra dei 68 dollari fissati nell'Initial public offering.
L'Amazon o l'eBay dell'Est, così come viene definita Alibaba, è un bazaar gigante che ha numeri che vanno al di là dei due colossi americani. Nel 2013 ha realizzato vendite per 248 miliardi di dollari, più di Amazon ed eBay insieme. Il bazaar cinese si descrive come un gruppo che "combatte per i più piccoli", in riferimento alle piccole e medie imprese che punta ad aiutare.
E la sua quotazione a Wall Street è stata presentata come una sfida anche per il sistema normativo americano. Alibaba, infatti, ha una struttura societaria complessa, basata sulla partnership, e in base alla normativa cinese gli investitori stranieri non possono controllare direttamente asset strategici del Paese. Da qui il ricorso a una struttura conosciuta come entità a interesse variabile. Chi acquista azioni Alibaba non entra di fatto in possesso di una piccola quota della società, ma di azioni di un'entità registrata alle Cayman che per contratto riceve profitti da Alibaba e dai suoi asset ma che non li controlla.