Antonio Acerbo si è dimesso dall'incarico di commissario delegato di Expo 2015, su richiesta del commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. Acerbo risulta indagato in relazione al progetto "Vie d'Acqua" con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta. Resta in carica come responsabile unico per il procedimento di Padiglione Italia. Lo ha annunciato lo stesso Sala.
"Ho chiesto all'ingegner Acerbo un passo indietro come mio delegato perché, in qualche modo, si dovrebbe occupare delle vie d'acqua", ha detto Sala, sottolineando come "un avviso di garanzia non sia sufficiente a obbligarmi a far fare un passo indietro. Ho fatto una valutazione di buonsenso per far sì che la sua attività non venga più a toccare neanche marginalmente le vie d'acqua".
Cantone: "Su Acerbo scelta provvisoria" - Sul caso Acerbo interviene anche il numero uno dell'Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione. "La scelta di chiedere le dimissioni parziali di Acerbo è provvisoria e credo sia dovuta alle emergenze del momento", ha detto Raffaele Cantone al termine dell'incontro con il procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati.
"No a commissariamento vie d'acqua" - "Al momento non risultano elementi probatori che possano portare a un commissariamento dell'appalto per le Vie d'acqua", ha poi aggiunto Cantone.
Pisapia: "Prendo atto dimissioni" - "Prendo atto delle dimissioni di Acerbo dalla sua carica di Commissario delegato. Una scelta che gli permetterà anche di difendersi meglio nel corso delle indagini nel procedimento pendente alla Procura della Repubblica". Così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha commentato in una nota le dimissioni del commissario delegato.