Non troppe stagioni fa giornalisti ed esperti del settore rimproveravano alla settimana della moda milanese di vestire una donna "troppo sexy," e poco veritiera. Nel primo giorno di sfilate per la primavera/estate 2015, però, possiamo affermare che questo spauracchio è oggi ben lontano dalle proposte degli stilisti italiani. Che sia in abito da sera, in mini-dress o salopette da giorno o ancora in tenuta sportiva, la donna vista in passerella non rinuncia mai al buon gusto e ad un certo ideale di femminilità ricercato.
Più che una femme fatale, una Joni Mitchell dei giorni nostri la ragazza di Alberta Ferretti, che porta lunghi abiti di organza e mussola che fluttuano sul corpo, accompagnati da gilet scamosciati con le frange, sandali bassi e capelli rigorosamente sciolti.
Anche da Andrea Incontri, com'è abitudine dello stilista, le linee sono morbide e la preferenza va ad ensemble che avvolgono senza mai stringere. L'austerità pratica è smorzata dalle fantasie, dalle trasparenze e da quello che sembra un trend piuttosto forte per la prossima stagione estiva: i sandali alla schiava, delle più svariate fogge.
Dimostrando tutta la sua sensibilità couture, Francesco Scognamiglio ha presentato una collezione dove la sua sapiente mano di sarto è ben visibile. Vestiti leggerissimi, sempre accollati ma che scoprono in trasparenza senza mai rischiare di essere volgari: è un piacere vederlo ritornare ad interpretare un prêt-à-porter sartoriale ormai raro nelle sfilate.
Alessandro dell'Acqua da N°21, invece, “smilitarizza” la giacca e la rende iperfemminile, accostandola a grandi cinture che esaltano il punto vita e preziose longuette ricamate, non rinunciando né ad inserti di tartan né a delle scarpe che, immaginiamo, non siano proprio per tutti i giorni.
Stella Jean, stilista italo-haitiana, continua a seguire la formula che le ha permesso, in poco tempo, di crearsi un suo stile riconoscibile, all'insegna del multiculturalismo. Una collezione che mixa forme e stilemi borghesi (tutti italiani) con stampe e colori vivaci come vuole la tradizione del suo paese. Sarebbe bello però vederla rischiare, qualche volta.
Sfilava per la prima volta I'm Isola Marras, la collezione firmata dallo stilista sardo Antonio Marras che, ancora una volta, conferma il suo talento nel costruire show divertenti. Le sue ragazze spettinate, iscritte all'Università di Alghero, amano le righe e i volumi ampi, le fantasie floreali e le camicie maschili, altro grande trend che non ha intenzione di lasciarci molto presto.
Virata di stile decisa, invece, per Fausto Puglisi. Divenuto famoso per i vestiti da red carpet dagli spacchi vertiginosi, amati da star nostrane e internazionali, cerca di prendere una strada diversa. In passerella si susseguono grafismi optical, metallizzato, stampe traforate e sandali da gladiatore e pochi accenni di colore che rimandano alle creazioni precedenti.
Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi da Fay, infine, portano l'abbigliamento sportivo al livello successivo: quello di lusso. Ispirati dal lavoro del designer Nasir Mazhar, disegnano una collezione tecnica con dettagli ironici, come la stampa della cara vecchia Mafalda. Sulla scia di successi come quelli di County of Milan di Marcelo Burlon e Hood by Air, questa è sicuramente una strada da perseguire.
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