IL SINDACATO VALUTA INIZIATIVE

Lavoro, Susanna Camusso: "Proviamo a fare una mobilitazione unitaria"

Il segretario generale della Cgil ha avanzato la proposta al Direttivo

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Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha chiesto al Direttivo di dare mandato alla segreteria per valutare iniziative di mobilitazione: il primo passo da fare sarebbe aprire una discussione con Cisl e Uil per possibili forme di mobilitazione unitaria, con al centro la questione del lavoro. E' quanto emerso da fonti presenti al Direttivo.

La Camusso ha poi proposto di mettere a punto un'iniziativa del sindacato sia sullo Statuto dei lavoratori sia sul mercato del lavoro, tesa a unificare il mondo lavorativo e ad allargare le tutele. Dalla relazione della leader Cgil al Direttivo è emersa anche una forte critica alla politica economica del governo. "Si continua - ha spiegato la Camusso - a spostare l'attenzione su temi usati solo come scalpo da portare ai falchi delle politiche liberiste in Ue". E il riferimento va all'articolo 18.

Per la Camusso, infatti, l'esecutivo continua a non aggredire i nodi centrali della crisi e a non indicare le soluzioni utili a uscirne. Per la leader della Cgil l'esecutivo pone sotto i riflettori i temi che non hanno alcuna influenza, utilizzando l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori in una pura logica di scambio, come l'esecutivo Monti fece con le pensioni.

Angeletti: "Renzi non ha la forza per poter togliere l'art. 18" - "Il governo deve fare le riforme che promette. La debolezza è tutta qui". Così il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. "Martedì - ha aggiunto - sembrava che si volesse eliminare l'articolo 18 per decreto. Una stupidaggine in sé. Ma Renzi non l'ha fatto perché non ha la forza. E questo vale anche per la riforma della Pubblica amministrazione, che finora si è limitata al taglio dei permessi sindacali. Tutto sembra urgente e intanto continuiamo a perdere posti di lavoro".

Bonanni: "Art. 18 un'ossessione, governo dia i dati" - "Chiedo una cosa ben chiara sull'articolo 18, lo chiedo formalmente al ministro Poletti": vanno resi noti "i dati relativi all'ultimo biennio e mezzo, il tempo trascorso dalla riforma del governo Monti fatta". E' quanto chiesto dal segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. "I casi sono pochi e tutti risolti bene. Perché questa ossessione? Si vuole dare in pasto all'opinione pubblica una discussione che non ha senso", ha sottolineato.

"Iniziative sindacati su crisi, tasse e pensioni" - "Ho visto che Susanna Camusso ha fatto qualche passo indietro dopo una fuga in avanti. Ora possiamo discutere lavorare insieme per far sentire la voce dei lavoratori soprattutto sulla vicenda del lavoro che manca perché nessuno si sta occupando di economia. Poi anche su tasse e pensioni". Così Bonanni ha risposto sulla possibilità di iniziative sindacali unitarie. "Vedo di buon occhio sua iniziativa sindacale se parte da queste premesse", ha detto.

Landini: "Se necessario pronti a scioperare" - "Non si può usare il contratto a tutele crescenti per cancellare l'articolo 18, altrimenti si tratta di una presa in giro". Così il leader Fiom Maurizio Landini. Alla domanda se fosse pronto in caso di eliminazione dell'articolo 18 a scioperare risponde che "se necessario" metteremo in campo "anche questo, non escludo alcuna forma di mobilitazione".

Cofferati: "Fine articolo 18 grave errore politico" - Per Sergio Cofferati "la cancellazione del reintegro in caso di licenziamento discriminatorio è un grave errore politico". "Spero ci sia un ripensamento del governo e nel partito", ha aggiunto l'ex segretario della Cgil ed ora europarlamentare Pd.