Alla nascita, alla fine del quinto mese di gestazione, il piccolo pesava soltanto 900 grammi. Dopo il parto, i medici dell'ospedale di Poitiers, in Francia, lo hanno subito sottoposto alle cure necessarie per la sopravvivenza, con incubatrice e ossigeno. Ma il bambino ha sofferto di un'emorragia al cervello e questo trauma avrà delle conseguenze: di sicuro il bimbo avrà un handicap. E i genitori chiedono di interrompere le cure che lo tengono in vita.
La coppia, originaria di Saintes, località della regione Charente-Maritime, da una settimana si oppone all'equipe medica dell'ospedale che sta assistendo il piccolo. E, secondo quanto racconta "Le Figaro", definisce "accanimento terapeutico" le cure che gli vengono date dal personale.
Il bambino sarebbe dovuto nascere il 18 dicembre. Il parto è stato invece il 31 agosto. E la prospettiva di un figlio portatore di handicap spaventa i genitori. "I medici non possono darci rassicurazioni sulla sua sopravvivenza. Ci hanno detto che non soffre, ma vediamo che piange e che si agita - ha detto la madre a France Info -. I medici sanno che le conseguenze saranno irreversibili e determineranno nel piccolo un handicap, di cui ancora non si conosce la natura".
I medici, continuano i genitori, "non ci hanno chiesto nessun parere". Quello che stanno facendo dunque, accusano, "è accanimento terapeutico". Si è venuta così a creare una situazione dolorosa per il personale dell'ospedale, che ha voluto dare una chance al piccolo, rispettando le procedure previste. E, davanti alla richiesta di fermare le cure, il personale sanitario ha richiesto una valutazione a un collegio etico. A breve si conoscerà la decisione.