Pennsylvania, Stati Uniti: i dipendenti di una catena di fast food messicani, Chipotle, stanchi delle loro condizioni di lavoro decidono in blocco di andarsene e chiudere l'esercizio. Alla clientela lasciano un cartello: "Sapete perché siamo chiusi? chiedete ai nostri dirigenti perché siamo costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento".
Negli Stati Uniti la battaglia dei dipendenti di fast food è cominciata molto tempo fa. Pochi giorni fa sono riusciti a organizzare il primo sciopero nazionale di categoria, volto a chiedere l'aumento del salario minimo da 8 dollari l'ora a 15. "Le persone sono più importanti del profitto" conclude il cartello affisso sul fast food abbandonato, segnalando gli hashtag con cui contribuire alla causa.
La versione dell'azienda è un po' diversa: secondo l'amministratore delegato della Chiplote, dopo poche ore il negozio era di nuovo aperto, e autori del "blitz" sarebbero stati solo alcuni dipendenti, che hanno chiuso fuori tutti gli altri "che invece erano entusiasti di tornare al lavoro".