Un "termometro" del respiro potrebbe divenire uno strumento non invasivo per una rapida diagnosi del cancro ai polmoni. Infatti l'aria espirata dai pazienti colpiti da questa patologia è più calda di quella emessa da soggetti sani. La nuova possibilità si apre grazie a uno studio dell'Università di Foggia, presentato al Congresso mondiale della società europea di medicina respiratoria di Monaco di Baviera.
La ricerca - Lo studio ha coinvolto 82 soggetti a cui sono stati richiesti ulteriori accertamenti dopo che in una radiografia toracica era emerso il sospetto del tumore non per tutti confermato.
Con uno strumento chiamato X-Halo gli esperti hanno misurato la temperatura dell'aria espirata da ciascun soggetto ed evidenziato una chiara correlazione tra alta temperatura del respiro e presenza del tumore. La "febbre" del respiro sale al crescere del numero di anni per i quali l'individuo ha fumato e anche all'avanzare dello stadio del tumore. Inoltre, gli scienziati hanno identificato un "valore soglia".