Il proiettile che ha ucciso Davide Bifolco, il 17enne morto a Napoli nella notte tra il 4 e il 5 settembre per un colpo esploso da un carabiniere, è entrato dal petto ed è uscito dalla schiena del ragazzo. Lo evidenzia l'autopsia. "Per la prima volta noto con soddisfazione che a differenza di altre situazioni vi è un totale accordo tra i consulenti", dichiara al termine dell'esame il legale dei familiari della vittima, Fabio Anselmo.
"L'esame autoptico ha evidenziato il foro d'entrata del proiettile in petto e il foro d'uscita alla schiena. Questo elemento e il risultato della Tac di martedì sono punti di partenza molto solidi per le successive indagini. Ritengo assolutamente prematuro e completamente sbagliato trarre conclusioni a conferma o a smentita delle varie tesi", ha poi aggiunto l'avvocato.
Allestita la camera ardente a Traiano - E' stata allestita al rione Traiano, sulla stessa strada dove è stato ucciso Davide, la camera ardente nella quale sarà portato il corpo dopo il dissequestro. La salma sarà ospitata in un'associazione dedicata alla Madonna dell'Arco e in memoria di Aldo Moro e dei caduti dell'attentato di via Fani.
Il biliardo al centro del locale al pian terreno è stato coperto da un lenzuolo bianco ricamato e due statue, una di Gesù e un'altra di Padre Pio, a grandezza naturale, sono state sistemate ai lati.
All'esterno si sono già radunate diverse persone che commentano i primi risultati dell'autopsia. Il luogo della morte di Davide continua a essere meta di ragazzi che portano messaggi, fiori e sciarpe del Napoli.