CAMBIO AL VERTICE DEL CAVALLINO RAMPANTE

Ferrari, Montezemolo: "Via a nuovo ciclo, ci sono le premesse per tornare a vincere"

Felisa resterà a.d. dell'azienda. Marchionne: "Nessuna integrazione in Fca"

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"Ferrari vuol dire una cultura, una passione, vuol dire guardare avanti, ma mantenendo saldi i legami con la nostra storia: ora inizierà un nuovo ciclo e ci sono tutte le premesse per tornare a vincere". Lo ha detto il presidente uscente del Cavallino Rampante, Luca Cordero di Montezemolo, nel corso di una conferenza stampa a Maranello assieme a Sergio Marchionne. "Felisa - ha aggiunto - è e resterà l'amministratore delegato" della Ferrari.

"Usciamo da un anno brutto perché abbiamo trascurato l'importanza e le difficoltà di questo sistema di motore nuovo che non è tradizionale - ha ammesso Montezemolo -. Ci sarà un nuovo ciclo per la Formula 1, va riscritto. Ci sono le premesse per tornare presto a vincere. Nel mio programma professionale-familiare pensavo di andare via alla fine dell'anno prossimo, ma l'inizio di una fase nuova, con la quotazione a Wall Street dell'azionista, mi ha spinto a presentare le dimissioni".

"Io presidente di Alitalia? E' una possibilità" - Rispondendo alle domande dei giornalisti, Montezemolo ha parlato del suo futuro e delle indiscrezioni che lo vorrebbero in Alitalia. "E' una possibilità - ha spiegato - ma fino a metà ottobre sono concentratissimo qui. Poi ne parliamo. Voglio occuparmi anche della scuola di mio figlio, parlarne è prematuro". Tornando invece a Ferrari, ha annunciato: "Ci sarà un piccolo fisiologico aumento rispetto al tetto di 7mila vetture, viste le attese troppo lunghe per non avvantaggiare la concorrenza, ma resterà l'obiettivo di preservare l'esclusività della Ferrari".

Marchionne: "Ferrari non entrerà in Fiat Chrysler" - "Non c'è la minima intenzione di integrare Ferrari in Fiat Chrysler". Lo ha detto l'a.d di Fca e neopresidente di Ferrari, Sergio Marchionne. Qui "vogliamo conservare l'integrità strategica per andare avanti. La Ferrari non può appoggiarsi sul sistema Fiat Chrysler, l'indipendenza operativa non sarà mai messa in discussione". La Ferrari "è nata e morirà italiana. Se qualcosa venisse prodotto fuori da questo stabilimento sarebbe osceno, totalmente inconcepibile, se non nascesse qua non sarebbe più la Ferrari".

"Mettiamoci l'anima in pace, non sarà una grande stagione" - Marchionne ha commentato l'attuale stagione della Ferrari in F1. "Non credo che questa sarà una grande stagione, mettiamoci l'anima in pace. Credo nella gestione sportiva di questa azienda, i successi arriveranno. Ci siamo incontrati con Mattiacci. C'è un lavoro in corso e c'è un cantiere aperto. C'è un problema di motore. C'è un grande lavoro che va avanti". "La cosa importante è tornare a vincere, bisogna ridare credibilità alla Ferrari in pista: questa non è una cosa negoziabile e non ho il minimo dubbio che saremo in grado di farlo".

"Le scelte strategiche dipendono dal Cda" - "La responsabilità di Ipo Ferrari o di un aumento di capitale non è una scelta mia. Tutte le scelte strategiche dipendono dal Cda", ha spiegato l'a.d. di Fiat Chrysler. "L'Ipo Ferrari non c'è, non è né inclusa né esclusa". Sul suo futuro in Fca, Marchionne ha detto: "Il mio ruolo dipende dal supporto del Cda. Nel momento in cui viene a mancare avranno istantanee le dimissioni. Dipendo dal supporto continuo di un soggetto che non sono io. Se i miei piano personali coincidono bene, altrimenti il rapporto può finire prima. E' un problema dell'Italia".