Essere ragazzi a Palermo: la contraddizione di trovarti con Giovanni Falcone che ti fa gli auguri di compleanno e il figlio di un noto boss mafioso che è tuo amico perché essere amici, alle scuole elementari, è normale, e bello. Anni dopo, con alle spalle l'Italia degli anni Novanta, i suoi riti e le sue stragi, come quella di Capaci – rimasta impressa da sempre nella memoria di un ragazzo ora divenuto adulto – un vassoio d'argento che appartiene a quel periodo potrebbe rappresentare un'altra prova, vera e concreta dei rapporti fra la mafia e i vertici politici dello Stato. Questi e altri fili si intrecciano nel romanzo di Corrado Fortuna "Un giorno sarai un posto bellissimo" (Baldini & Castoldi, 208 pagine, 14,50 euro).
Corrado Fortuna è nato a Palermo nel 1978. Ha esordito come protagonista di My Name Is Tanino di Paolo Virzì e, subito dopo, è attore principale di Perduto amor di Franco Battiato, per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi. "Un giorno sarai un posto bellissimo" è il suo primo romanzo. In autunno sarà tra i protagonisti del film Scusate se esisto! di Riccardo Milani, con Raul Bova e Paola Cortellesi.