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Obama: "Mercoledì piano contro Isis Ma non manderemo soldati in Iraq"

Il presidente americano spiega che non ci sarà un'altra guerra come quella del 2003: "Non avremmo le risorse per farlo". Ma, sottolinea, "alla fine vinceremo"

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"Non invieremo soldati americani in Iraq. Quello che stiamo facendo non è l'equivalente della guerra del 2003". Lo ha detto Barack Obama in un'intervista alla Nbc. Il presidente statunitense ha annunciato che mercoledì presenterà il suo "piano d'azione per combattere l'Isis. Spiegherò chiaramente le nostre intenzioni affinché la gente capisca", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca.

L'inquilino della casa Bianca ha quindi sottolineato che al momento "non c'è nessuna minaccia diretta dell'Isis" per gli Stati Uniti, e ha ribadito che "le truppe in campo devono essere irachene. Non ha senso che gli Usa occupino Paesi in giro per il Medio Oriente, non avremmo le risorse".

"L'Isis - ha affermato Obama - rappresenta una minaccia per le sue mire territoriali in Iraq e Siria. Ma la buona notizia che arriva dal recente vertice Nato è che la comunità internazionale nel suo insieme ritiene che si tratti di una minaccia che può essere affrontata". "Il nostro obiettivo - ha proseguito - è quello di far partire una coalizione internazionale e di sostenere le truppe irachene e curde sul campo con bombardamenti aerei, per indebolire le forze dell'Isis e restringere il più possibile la porzione di territorio che controlla. Alla fine vinceremo".

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