Passo spedito, in una mano un coltello, nell'altra un sasso. Gesticola tenendo stretto la sua arma, quasi a voler provare le mosse, con le quali, di lì a poco, scatenerà il panico nel centro di Jesi. Sono le 19 e 17 del 1 settembre, in questo video l'uomo ripreso da una telecamera a circuito chiuso piazzata davanti alle mura del centro storico della cittadina marchigiana, è Omogbe Precious, 25 anni, disoccupato.
Lo vediamo mentre per la prima volta in un filmato mentre si dirige verso l'armeria dove ruberà poi due machete con i quali scatenerà la sua follia. Voleva uccidere, Omogbe: ha aggredito prima una donna, una passante di 54 anni che è riuscita a ripararsi dalla furia del nigeriano attudendo i colpi di machete con l'ombrello. Poi altre tre persone, tra cui il comandante dei carabinieri di Jesi.
Urlava frasi sconnesse, inveiva contro gli italiani, sembrava così sicuro di sè con quelle armi in mano, ma i carabinieri l'hanno bloccato prima che quella follia provocasse una strage.
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