Si chiama Ahmad Abousamra, ha 33 anni, è nato in Francia ed è cresciuto nei sobborghi di Boston, dove si è laureato. E da dove è partito per mettere le proprie capacità informatiche al servizio dell'Isis: secondo i servizi di sicurezza statunitensi è lui infatti uno degli autori della campagna mediatica dell'organizzazione terroristica sui social media.
Doppia cittadinanza, statunitense e siriana, Abousamra è il figlio di un eminente endocrinologo al Massachusetts General Hospital, e ha frequentato le migliori scuole della città: prima la Xaverian Brothers Catholic high school a Westwood, e quindi la Stoughton High, dove si è particolarmente distinto negli studi.
Studente modello fino al 2004, dunque, quando la procura gli ha messo gli occhi addosso accusandolo di essersi trasferito con altre due persone (Tarek Mehanna e un personaggio non identificato) in Medio Oriente con lo scopo di uccidere americani in Iraq, assumendo in pratica il ruolo di "esperti di comunicazione" dell'Aqi (Al Qaeda in Iraq), formazione che si è poi trasformata nell'Isis.
I due giovani sono quindi tornati in patria, dove Mehanna è stato arrestato e incriminato, mentre nel 2006 Abousamra, dopo essere stato interrogato dall'Fbi, è fuggito in Siria. Accusato di terrorismo nel 2009, nel 2013 il suo nome è stato inserito nell'elenco dei terroristi più ricercati e, riporta il sito della Abc, sulla sua testa è stata posta una taglia da 50mila dollari.
Ma secondo Peter Neumann, direttore per Centro internazionale per gli studi sulla radicalizzazione, un esperto interpellato dalla tv americana, Abousamra potrebbe non essere l'unico occidentale al servizio dell'Isis. "Se parli una lingua europea, hai capacità informatiche, sei abbastanza capace e ti unisci all'Isis, è molto probabile che tu venga utilizzato per gestire la campagna dell'organizzazione sui social media - spiega -. Molti occidentali non hanno alcun addestramento militare ma dispongono proprio di quelle capacità tecniche che servono per Internet".