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Renzi: "Non guardo in faccia nessuno" "Mille giorni occasione per la politica"

"Ora l'Italia deve cambiare", sottolinea il premier presentando il cronoprogramma del governo. Potrebbe arrivare subito la legge sulle coppie gay

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"Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l'Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori". Così il premier Matteo Renzi parlando delle riforme che il suo governo vuole realizzare in mille giorni. E' l'occasione per "dimostrare che le riforme si possono fare", sottolinea il presidente del Consiglio sul sito web che aggiornerà costantemente l'agenda dei lavori.

"I mille giorni- aggiunge - sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare. Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile".

Bisogna "cambiare alla radice, a partire dalle nostre istituzioni": "dobbiamo giocare all'attacco, non in difesa. Scegliere il coraggio, non la paura". Il premier Matteo Renzi indica come "orizzonte" un'Italia "libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti" e "che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per anni".

"Il nostro governo è nato per fare quello che per troppo tempo è stato solo discusso o rinviato. Una sfida difficile, come solo le sfide affascinanti possono esserlo", si legge ancora sul sito dedicato ai mille giorni. "Quelle che vengono chiamate riforme strutturali devono essere fatte. Non perché ce lo chiede l'Europa. Ma perché sono l'unica possibilità per l'Italia", ribadisce il premier. "Passo dopo passo riporteremo l'Italia al suo posto. A guidare l'Europa del coraggio, non a inseguire i fantasmi della paura".

Renzi si rivolgerà alle opposizioni chiedendo un patto ampio. In cantiere potrebbe essere inserita da subito anche una legge sulle coppie gay, anticipa il quotidiano "La Stampa". Per la riforma della scuola, invece, bisognerà aspettare mercoledì. L'ex sindaco aveva anticipato il nuovo calendario pochi giorni fa quando aveva dichiarato: "Non basta una legge per cambiare il Paese, ma invece serve un lavoro puntuale, quotidiano, sistematico".

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