"Le truppe russe hanno invaso il territorio ucraino". Lo ha detto il presidente ucraino, Petro Poroshenko. Il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa di Kiev conferma: "Due colonne di veicoli armati della Federazione russa hanno preso il controllo di Novoazovsk". E la Nato ha diffuso nuove foto satellitari che mostrano proprio forze armate russe impegnate in operazioni militari all'interno del territorio ucraino. Ma Mosca nega.
Poroshenko e il premier Iatseniuk, hanno chiesto l'immediata riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu e del Consiglio dell'Ue.
"Attaccati da veicoli armati russi" - La città di Novoazovsk, al confine con la Russia, insieme ad alcune cittadine nel sud della regione di Donetsk, è sotto controllo delle truppe russe - ha scritto il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino su Twitter - Prima dintorni della città e posizioni delle forze armate ucraine sono state bombardati dall'artiglieria dal territorio russo. Poi è stato effettuato un attacco di due colonne di veicoli armati della Federazione russa".
Obama: "Incursione costerà caro a Mosca" - "Ho appena parlato con la cancelliera tedesca Angela Merkel ed entrambi siamo d'accordo che la Russia è responsabile della violenza nell'est dell'Ucraina". E' duro nel suo intervento il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, per il quale l'incursione russa in Ucraina porterà solo "nuovi costi e conseguenze negative per la Russia". "Fino ad ora -ha detto in una conferenza stampa alla Casa Bianca - non abbiamo visto alcuna azione significativa da parte della Russia per risolvere in maniera diplomatica" la crisi ucraina. E' evidente al mondo intero che le forze russe sono in Ucraina, le ultime azioni sono una continuazione di ciò che è andato avanti per mesi. Questa non è una rivolta cresciuta in casa".
L'Ue: "Molto preoccupati" - "Siamo estremamente preoccupati dagli ultimi sviluppi, inclusi i rapporti di quel che sta avvenendo sul terreno" in Ucraina. Così la portavoce dell'Alto rappresentante Ue Catherine Ashton, che ha ribadito l'invito dell'Ue alla Russia a "mettere fine a ogni tipo di ostilità inclusi i flussi di armi, uomini e mezzi" e a trovare una "soluzione politica" che assicuri l'integrità territoriale dell'Ucraina.
Renzi a Putin: "Intollerabile escalation" - Il premier italiano, Matteo Renzi, in una conversazione telefonica con il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso, in qualità di presidente di turno della Ue, grande preoccupazione per "l'intollerabile escalation" in Ucraina, sollecitando il ritorno al tavolo delle trattative.
Merkel: "Nuove sanzioni" - "Il prossimo Consiglio europeo si dovrà di nuovo occupare dell'Ucraina. Avevamo detto che ulteriori escalation avrebbero naturalmente provocato ulteriori sanzioni". Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, commentando le "nuove avanzate dei separatisti in zone prima tranquille e la presenza rafforzata di soldati russi".
"Congelare i fondi russi" - A chiedere per primo nuove sanzioni contro Mosca era stata il capo del governo ucraino Iatseniuk: "Le sanzioni introdotte finora non hanno dato risultati. Per contenere l'aggressione russa bisogna considerare l'introduzione di sanzioni per congelare i fondi russi e fermare tutte le transazioni bancarie della Federazione russa nei paesi dell'Ue, del G7 e negli Usa", aveva aggiunto chiedendo all'Ue e all'Onu di intervenire.
Nato: "Oltre mille soldati russi a Novoazovsk" - Oltre mille militari russi sono impegnati attualmente nei combattimenti in corso sul territorio dell'Ucraina, in particolare nella zona di Novoazovsk. E' quanto indicato da un responsabile dell'Alleanza Atlantica citato dall'agenzia France Presse.
La Lituania: "Chiara invasione militare" - La Lituania ha accusato la Russia di essere impegnata in una "chiara invasione militare" in Ucraina e ha chiesto la convocazione di una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al riguardo. "La Lituania condanna fermamente l'invasione evidente del territorio ucraino da parte delle forze armate della Federazione russa. E suggerisce che la questione sia esaminata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al più presto", ha fatto sapere il ministero degli Esteri lituano.
Onu convoca Consiglio di sicurezza - Proprio su richiesta della Lituania, l'Onu ha convocato il Consiglio di sicurezza.
Mosca rigetta accuse: "Fuori dalla realtà" - Il ministero della Difesa russo ha smentito ufficialmente la presenze di truppe russe nell'Ucraina dell'Est. Commentando le accuse, il portavoce Igor Konashenkov ha osservato che esse "non hanno alcun rapporto con la realtà".
Bombe a Donetsk: 11 civili morti - Undici persone hanno invece perso la vita a Donetsk in seguito ad attacchi di artiglieria, come rivelato da un comunicato pubblicato sul sito del municipio della città, roccaforte dei ribelli filorussi nell'Ucraina dell'Est. Altri 22 civili sono rimasti feriti.
Timoshenko: "Introdurre legge marziale" - "Dopo l'invasione russa è necessario introdurre una legge marziale nelle regioni di Donetsk e Lugansk". Lo ha dichiarato Yulia Timoshenko, ex primo ministro ucraino e capo del partito "Batkivschina" ("Patria") durante un incontro con i giornalisti a Kiev. "Stanotte si è verificata l'invasione della Russia sul territorio ucraino. Bisogna dire chiaramente che Mosca ha iniziato la guerra con l'Ucraina", ha affermato l'ex eroina della rivoluzione arancione.
Protesta a Kiev: "Più soldati al fronte" - Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza davanti al Ministero della Difesa, a Kiev, per chiedere di inviare rinforzi e armi pesanti alle truppe ucraine da sei giorni bloccate e circondate dalle forze ribelli vicino a Ilovaisk, nella regione di Donetsk. Alcuni manifestanti chiedono anche le dimissioni del ministro della Difesa Valeri Heletei, riferisce la TV ucraina Hromadske. Heletei è il terzo ministro della Difesa in Ucraina da fine febbraio.