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La Germania non cresce più e il Governo francese crolla per l'austerity

Il premier francese Manuel Valls si è dimesso in seguito alle polemiche per le dichiarazioni del ministro dell'Economia, Arnaud Montebourg, molto critico sulla politica economica del governo

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Ancora una volta sono i problemi economici a scuotere l'Europa. Con la brusca frenata della produzione tedesca e la Francia alle prese con una crisi di governo provocata dal ministro dell'economia proprio sul tema dell'austerità. Un estate in cui la Germania ha dovuto fare i conti con un significativo arretramento dei propri obiettivi di crescita: ad agosto l'indice che misura la fiducia delle imprese tedesche è sceso per la quarta volta consecutiva a 106,3 punti dai 108 del mese di luglio.

Dunque un altro stop per la locomotiva d'Europa dopo il ribasso del Pil nello scorso trimestre con una contrazione dello 0,2 per cento, primo dato negativo dal 2012. Mentre in Francia il primo ministro Valls ha rassegnato le dimissioni.

Scelta compiuta dopo l'aspro scontro con il titolare dell'economia Montebourg che aveva duramente attaccato la linea del suo governo giudicata troppo succube della politica di austerità imposta all'Europa dalla Germania, indicando invece come modello l'Italia di Renzi.

Dichiarazioni condivise anche dal ministro dell'educazione Hamon. Una spaccatura nell'esecutivo che ha portato alle dimissioni di Valls che però, è stato subito reincaricato dal presidente francese Hollande di costituire un nuovo governo che sarà presentato già domani.  

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