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Foley, ex ostaggio rivela: carcerieri britannici, li chiamano "i Beatles"

Questa la descrizione fornita da una fonte al giornale britannico The Guardian. Il boia del giornalista americano sarebbe il leader del gruppo che opera a Raqqa, in Siria

dal-web

Vestiti di nero, come il boia del reporter Usa nel video diffuso dall'Isis. Anche per questo forse li chiamano "i Beatles", oltre che per la provenienza britannica. Sarebbero i componenti di una cellula di jihadisti che agirebbero in Siria, a Raqqa in particolare, principalmente come carcerieri di ostaggi stranieri. Secondo un ex ostaggio, l'esecutore della decapitazione con l'accento inglese potrebbe essere proprio uno di loro, forse il leader.

Potrebbe inoltre trattarsi di uno dei principali negoziatori per il rilascio di 11 ostaggi islamici consegnati alle autorità turche qualche mese fa, sottolinea il Guardian online.

Secondo quanto raccontato al giornale dall'ex ostaggio, rimasto per un anno nelle mani dei sequestratori a Raqqa, l'individuo britannico in questione sarebbe intelligente, istruito e seguace devoto dell'Islam radicale. I tre sarebbero di nazionalità britannica e per questo chiamati "i Beatles", secondo l'ex ostaggio.

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