Un incidente tra due Tornado si è verificato nei cieli sopra Ascoli Piceno. I due jet militari, che si sono scontrati durante un addestramento a bassa quota, sono precipitati sulle colline. A seguito dell'impatto, vari incendi sono stati segnalati tra Olibra e Venarotta. I 4 aviatori (2 piloti e 2 navigatori), provenienti dalla base di Brescia, si sarebbero lanciati prima dello schianto: sono dispersi.
Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto i due velivoli toccarsi in volo, uno dei due ha poi preso fuoco ed entrambi sono precipitati al suolo innescando focolai d'incendio nella zona tra Ascoli Piceno, Roccafluvione e Venarotta. Qualche ora dopo l'incidente, a Casamurana, località vicina al luogo dove i due caccia di sono schiantati, è stato individuato un paracadute; dei quattro dispersi però non c'è ancora traccia.
Il boato è stato sentito anche nella località costiera di San Benedetto del Tronto, a una trentina di chilometri da Ascoli. La palla di fuoco è stata vista persino dal Monte Piselli, a venti chilometri di distanza. Subito dopo l'impatto frammenti di aerei e detriti in fiamme sono caduti al suolo "come coriandoli", raccontano i residenti della frazione di Casamurana. "Abbiamo ricevuto milioni di chiamate" dicono i vigili del fuoco di Ascoli, tra i primi ad intervenire sul luogo, che hanno ricevuto rinforzi da tutte le Marche e anche da Teramo. "Poteva essere un'apocalisse, una questione di secondi e tutti avremmo rischiato il peggio" osserva il sindaco Guido Castelli.
L'Aeronautica, che ha annunciato di aver aperto un'indagine sull'accaduto, ha fatto comunque sapere che "i nostri obiettivi primari sono fare chiarezza sull'incidente e ritrovare i quattro aviatori dispersi".
Continuano le ricerche dei piloti - L'Aeronautica Militare continuerà per tutta la notte le ricerche degli equipaggi dispersi dei due Tornando. La zona è controllata dagli elicotteri dotati di visoni notturne in stretto coordinamento con le prefetture. "Oggi - dice una nota - il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale Pasquale Preziosa, si rechera' sul luogo dell'incidente. La priorità per la forza armata è il recupero degli equipaggi dispersi. L'Aeronautica vuole fare luce sulle dinamiche che hanno causato l'incidente".
Team di esperti per le verifiche - L'Aeronautica Militare conferma che nell'incidente aereo avvenuto nelle Marche sono coinvolti due velivoli Tornado che stavano svolgendo una missione addestrativa nell'area. L'Aeronautica ha inviato un team di esperti sul luogo dell'incidente per le prime verifiche.
Che cos'è il Tornado - Il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità ognitempo, cioè in grado di volare in qualsiasi condizione metereologica, che l'Aeronautica Militare ha acquisito a partire dal 1982. Nella versione standard Ids (Interdiction Strike), in dotazione al sesto Stormo di Ghedi (Brescia), il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Il 50/mo Stormo di Piacenza, invece, è equipaggiato con la variante IT-Ecr (Electronic Combat Reconnaissance), specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l'impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM. I dati tecnici: Apertura alare che varia dai 13,91 ai 8,60 metri, lunghezza 16,70 metri, altezza 5,95 metri. Peso massimo al decollo 28mila kg. Velocità massima a bassa quota circa 1.480 km/h (1,2 mach). Autonomia 3.800 km (trasferimento). Equipaggio: 1 pilota e 1 navigatore. Armamento: 2 cannoni cal. 27 mm, fino a 9.000 kg di carichi esterni.