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Legambiente: sei milioni di italiani vivono in aree a rischio idrogeologico

Sono 6.633 i comuni pi� esposti a pericolo frane e alluvioni. Toscana, Calabria, Umbria, Valle d'Aosta e Marche le regioni pi� minacciate

Il rischio frane e alluvioni interessa in Italia 6.633 comuni e oltre 6 milioni di cittadini vivono in aree a rischio idrogeologico ma soltanto 55 amministrazioni hanno deciso di delocalizzare abitazioni dalle aree esposte a maggiore pericolo. Lo denuncia Legambiente in occasione di Festambiente, in svolgimento a Rispescia (Grosseto). Toscana, Calabria, Umbria, Valle d'Aosta e Marche le regioni pi� minacciate.

In particolare in Toscana sono 280 i comuni, il 98% del totale, in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico. In 68 comuni sono presenti abitazioni in aree golenali, in 54 sorgono impianti industriali che, in caso di calamit�, comportano un grave pericolo oltre che per le vite dei dipendenti, per l'eventualit� di sversamento di prodotti inquinanti.

Per Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente "occorre far presto per invertire la tendenza degli ultimi anni in cui si sono spesi circa 800mila euro al giorno per riparare i danni e meno di un terzo di questa cifra per prevenirli. La recente creazione della struttura di missione del governo contro il dissesto idrogeologico � sicuramente una novit� positiva".

Per Zampetti "oltre a liberare tutte le risorse gi� stanziate, che negli anni lo Stato e gli enti locali non sono riusciti a spendere, � per� fondamentale far partire un programma nazionale di manutenzione e prevenzione. E' prioritario soprattutto definire con maggiore chiarezza il ruolo, le competenze e la composizione delle Autorit� di bacino distrettuali, avviando urgentemente la loro costituzione per garantire il coordinamento a scala di bacino nell'ambito della realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico".

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