CATASTROFE UMANITARIA

Caos in Iraq, la denuncia: "50 bambini muoiono di stenti ogni giorno"

Le vittime tra gli Yazidi che fuggono dalle milizie Isis. Una deputata del Parlamento di Baghdad: "Subito aiuti umanitari". Gli Usa: "Forniamo armi ai curdi"

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"Circa 50 bambini muoiono ogni giorno" in Iraq per mancanza di acqua e di cibo tra le migliaia di rifugiati Yazidi in fuga dallo Stato islamico e ancora bloccati sulle montagne intorno a Sinjar. La denuncia arriva da Vian Dakhil, deputata del Parlamento di Baghdad, che aggiunge: "Molti altri moriranno se non saranno raggiunti dagli aiuti umanitari".

Intanto, l'avanzata dell'Isis non si arresta. Lo Stato islamico si è impadronito anche della città di Jalawla, nella provincia di Diyala, 130 chilometri a nord-est di Baghdad, minacciando così i confini meridionali della regione autonoma del Kurdistan. Lo hanno riferito fonti della sicurezza, precisando che la città è caduta ieri "dopo intensi combattimenti".

Gli Usa: "Forniamo armi ai curdi" - Gli Stati Uniti stanno fornendo armi alle forze curde al nord dell'Iraq. Lo ha detto alla Cnn una portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf.

"Collaboriamo con il governo iracheno per inviare armi ai curdi che ne hanno bisogno. Gli iracheni consegnano le loro armi e noi facciamo la stessa cosa, forniamo le nostre armi", ha aggiunto la Harf.

A Baghdad, invece, centinaia di sostenitori del primo ministro Nuri al Maliki sono scesi in piazza per chiedere che gli venga concesso un terzo mandato, dopo la sentenza della Corte Federale che ha dichiarato il suo partito, lo Stato del Diritto, come prima forza politica uscita dalle elezioni del 30 aprile. I manifestanti si sono radunati sulla Piazza Al Ferdus. Tra la folla si sono visti striscioni su cui era scritto: "Il terzo mandato (per Maliki, ndr) è un diritto costituzionale". Tutte le strade e i vicoli laterali che conducono alla Piazza sono state chiuse e sono presidiate dalla polizia.