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Coronavirus, in Italia altri 169 casi (94 in Lombardia) e 13 morti | Oms: "Normalità? Non presto"

Gli attualmente positivi sono 13.157, in calo di 22 unità rispetto a domenica. Giù le terapie intensive e gli ospedalizzati. Nel mondo, intanto, i contagi superano quota 13 milioni

Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 169 nuovi casi di coronavirus, in calo rispetto ai 234 di domenica. Di questi 94 sono in Lombardia, ossia il 55,6% del totale. Le persone che hanno contratto la malattia dall'inizio dell'epidemia salgono così 243.230. Con le 13 vittime del 13 luglio, i morti raggiungono invece quota 34.967. I guariti sono stati 178. Oms: "Non si tornerà alla normalità a breve".

In calo le terapie intensive e gli ospedalizzati Gli attualmente positivi sono 13.157, in calo di 22 rispetto a domenica. Continuano a diminuire le terapie intensive: in Italia sono 65 le persone ricoverate, in calo di 3 unità. La metà (30) si trova in Lombardia, che ne segna uno in meno del 12 luglio. I ricoverati con sintomi sono 768 (-8), quelli in isolamento domiciliare sono 12.324 (-11).

Nelle altre regioni, scendono a 18 i nuovi positivi in Emilia Romagna, che domenica aveva avuto una percentuale simile a quella della regione più colpita. Se ne registrano invece 24 nel Lazio. I dati sono stati pubblicati sul sito della Protezione civile.

Zero contagi in 9 regioni Sono 9 le regioni che non registrano nuovi contagi nelle ultime 24 ore: Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Calabria, Valle d'Aosta, Molise, Basilicata e provincia autonoma di Trento (sette nuovi casi invece nella provincia autonoma di Bolzano).

I tamponi di lunedì: 23.933 Molto basso il numero dei tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, appena 23.933, anche considerando il calo abituale nel weekend. Domenica erano stati 38.259 i test effettuati, secondo i dati pubblicati sul sito del ministero della Salute.

Lombardia, dal 15 luglio mascherina all'aperto solo se manca il distanziamento Intanto in Lombardia da mercoledì 15 luglio la mascherina dovrà essere mantenuta all'aperto, ma solo se non si potrà assicurare il distanziamento interpersonale anti-contagio. Resta l'obbligo per i luoghi pubblici chiusi e i mezzi di trasporto. E' quanto prevede la nuova ordinanza regionale che sarà firmata martedì dal presidente Attilio Fontana, che recepisce le indicazioni del comitato tecnico-scientifico riunitosi in Regione.

Oms: "Non si torna alla normalità in tempi brevi" E mentre nel mondo sono oltre 13 milioni i casi di contagio da coronavirus,  il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sosiene che "non ci sarà un ritorno alla normalità nell'immediato futuro. Ma c'è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite. Troppi Paesi vanno verso la direzione sbagliata. Il virus rimane nemico pubblico numero uno ma l'azione di molti governi non lo riflette".

Onu: 130 milioni di persone rischiano la fame a causa del Covid La fame colpisce un numero crescente di persone: secondo uno studio delle Nazioni Unite, negli ultimi cinque anni decine di milioni di individui sono diventati sotto-alimentati cronici. Nel 2019 quasi 690 milioni di persone hanno sofferto di denutrizione, vale a dire 10 milioni in più rispetto al 2018. La situazione potrà peggiorare a causa del Covid-19. La pandemia, infatti, potrà gettare altri 130 milioni di persone nella morsa della fame cronica.

Nel carcere di Bollate la maxi produzione di mascherine anti Covid-19

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