La disputa sulla fecondazione eterologa diventa un caso. Il presidente della Corte Costituzionale Tesauro afferma che la sentenza della Consulta rende possibile immediatamente praticare l'eterologa, smentendo il ministro Lorenzin che invece aveva detto che si doveva aspettare una nuova legge del Parlamento. Dal Ministero minacciano controlli per i centri che andranno avanti da soli, ed è polemica sui "tecnici cattolici" al Ministero.
Tesauro: eterologa possibile subito - ''I centri di fecondazione assistita autorizzati possono praticare già ora l'eterologa, purché rispettino tutti quei paletti che la legge 40 ha fissato per la procreazione medicalmente assistita in generale e tutti i meccanismi di controllo pubblico previsti e magari talvolta insufficienti''. Per il presidente della Corte costituzionale Giuseppe Tesauro, intervistato dal Messaggero, il vuoto normativo non c'è, ''se non su un punto di un certo rilievo, il numero delle donazioni, da colmare eventualmente con un aggiornamento delle linee guida o con norma primaria''. Se ci fosse stato bisogno di una legge, ''la Corte avrebbe dovuto dichiarare l'inammissibilità del ricorso'', osserva Tesauro. ''Sul punto la sentenza è chiara, ma questo non preclude affatto un intervento del Parlamento''. Tolto il nodo sul numero delle donazioni, ''per il resto rimane la legge 40, che regolamenta i requisiti soggettivi, quelli oggettivi, il divieto del mercimonio e tutto ciò che e' importante, anche sotto il profilo civilistico'', spiega Tesauro. ''L'utero in affitto è fuori della 40 e quindi non c'entra''.
Il Ministero minaccia controlli ai Centri autorizzati - I centri per la fecondazione assistita non possono iniziare con l'eterologa finché il Parlamento non approverà una legge, afferma Assuntina Morresi, braccio destro del ministro della Salute sul tema, commentando l'intervista del presidente della Consulta Giuseppe Tesauro. Se i centri per la procreazione assistita procederanno con la fecondazione eterologa è "inevitabile" che subiscano dei controlli, afferma Morresi. "Deve essere chiaro che con le fughe in avanti si mette a repentaglio la salute dei nati - sottolinea l'esperta -. Se qualcuno parte da solo senza aspettare la legge arriveranno sicuramente richieste di controlli, è inevitabile".
Polemica sui "tecnici cattolici al ministero" - Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, deve venire allo scoperto e dire cosa intende veramente fare: "Quando chiede una nuova legge per la fecondazione eterologa, la chiede per vanificarla?". Non usa mezzi termini Gianni Baldini, avvocato, docente di Biodiritto a Firenze, nonché consulente della Regione Toscana, che per prima ha emanato una direttiva per dare il via libera alla fecondazione eterologa nei propri centri pubblici. Baldini conferma quanto ribadito oggi dal presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro: "non c'è alcun vuoto normativo - ribadisce all'Ansa Baldini - l'eterologa in Italia si può fare. Non serve una legge per consentirla: i tecnici cattolici del Ministero della Salute stanno dando un'informazione sbagliata al ministro. Quello che non e' stato recepito della direttiva comunitaria 17 del 2006 è un allegato tecnico. Basta un atto amministrativo per farlo, le Regioni possono attuarlo".