Murakami, la star del Contemporaneo a Milano a Palazzo Reale
Definito "Piccolo Principe" orientale o erede di Andy Warhol, star iper pop, paradossale, manga lui stesso
Dopo l'ampia mostra itinerante © MURAKAMI e la grande retrospettiva realizzata nei fastosi saloni della Reggia di Versailles, quella di Milano è una proposta inedita, che indaga le rinnovate modalità di pittura utilizzate dall'artista negli ultimi due anni e propone tecniche e stili sviluppati dall'artista a partire da Ego, la grande rassegna del 2012 tenutasi all'Al Riwaq Hall di Doha nel Qatar.
Il
Comune di Milano Cultura e
Palazzo Reale presentano, nella splendida cornice della
Sala delle Cariatidi, un'esposizione di opere di pittura e scultura di grandi dimensioni realizzate dall'artista contemporaneo
T
akashi Murakami. Curata da
Francesco Bonami, organizzata da
Blum & Poe e
Kaikai Kiki Co. Ltd. in collaborazione con
ALTOFRAGILE e grazie allo speciale supporto di
yoox.com , è la prima mostra del grande artista giapponese in uno spazio espositivo pubblico italiano.
Attraverso una selezione di lavori recenti, la mostra intende sottolineare l'abilità di
Murakami nel fondere riferimenti storici, contemporanei e fantascientifici in una moltitudine di stili, metodologie, forme e tecniche che sono divenute nel tempo una sorta di marchio stilistico di un artista tra i più celebrati del nostro tempo.
Un affresco fumettistico del "
bambino antico" giapponese. Definito "
Piccolo Principe" orientale o erede di
Andy Warhol, star iper pop, paradossale,
manga lui stesso, presenta in questa esposizione le opere del
Ciclo di Arhat, che prendono spunto dal disastro provocato dal terremoto e dallo tsunami di
Fukushima del 2011.
Murakami ha scelto personalmente l
a Sala delle Cariatidi per esporre la sua arte. "
Queste opere sono state realizzate in un momento di ansia dovuta al terremoto del 2011, quindi sono opere che io definisco sincere. La popolazione giapponese è tornata a protestare per la prima volta dopo la fine della guerra perché viveva in grande ansia per le radiazioni mentre il governo diceva che tutto andava bene".
Il termine
Arhat deriva dal sanscrito e significa “
essere che ha raggiunto l'illuminazione”. La fonte delle immagini rappresentate in questi dipinti è un antico racconto che narra le vicende dei monaci Buddisti che affrontano il declino e la morte, in cui mostri demoniaci e monaci decrepiti in tonache e paramenti tradizionali vagano percorrendo paesaggi psichedelici. Un legame forte con la splendida Sala delle Cariatidi, un tempo sala da ballo poi gravemente danneggiata dai bombardamenti: questo gioiello architettonico oggi rivive grazie ad interventi di restauro che tuttavia hanno lasciato volutamente visibili le ferite e le cicatrici provocate dal tragico evento. In mostra è esposta anche una selezione di autoritratti dipinti dell'artista, che giocosamente rappresentano la continua ricerca che
Murakami ha condotto sulla propria immagine e sulla percezione perennemente mutevole del proprio posto nell'universo.
In concomitanza con l'esposizione è stata presentata l'anteprima Italiana di
Jellyfish Eyes(100', 2013), il primo lungometraggio live-action di Murakami. Il film, realizzato nel corso di questi ultimi dieci anni, utilizza sia l'azione dal vero che immagini generate al computer (CGI) proponendo un racconto sull'adolescenza nel Giappone contemporaneo di un ragazzo che confronta il proprio passato con il proprio futuro post-Fukushima.
http://www.jellyfisheyesthemovie.com
Takashi Murakami è nato nel 1962 a Tokyo e ha ottenuto il suo BFA, MFA, e dottorato di ricerca all'Università Nazionale di Tokyo di Belle Arti e Musica. Nel 1996 ha fondato a Tokyo la Hiropon Factory che successivamente è convogliata nella Kaikai Kiki Co., una società di produzione e art management su larga scala. Nel 2000 ha organizzato Superflat, un'esemplare mostra di arte che tratteggiava le origini della cultura contemporanea visual pop giapponese in rapporto all'arte giapponese storica. Il suo lavoro è stato esposto ampiamente in varie sedi in tutto il mondo, tra cui il Qatar Museum Authority; Palace of Versailles; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Brooklyn Museum; Museum für Moderne Kunst, Francoforte; Guggenheim Museum, Bilbao; Fondation Cartier pour l'art Contemporain, Parigi; Serpentine Gallery, Londra; Museum of Contemporary Art, Tokyo e Museum of Fine Arts, Boston. #murakaMI
Orari: lunedì 14.30 – 19.30 martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30 giovedì e sabato 9.30 – 22.30 ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Aperto il 15 agosto. La biglietteria chiude un'ora prima della chiusura della mostra.
Biglietti: intero €. 5, ridotto €. 3
Palazzo Reale
piazza Duomo, 12
Milano
www.comune.milano.it/palazzoreale
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