Cominciato nell'Aula del Senato la giornata finale per l'esame delle riforme. Al via libera si dovrebbe giungere, con una votazione palese, prima di mezzogiorno. Nessun senatore di M5S sta assistendo alle dichiarazioni di voto, sono tutti fuori dalla Aula. Il gruppo Gal, la Lega, Sel,M5S e i senatori dissidenti del Pd annunciano inoltre che non prenderanno parte alla votazione.
Chiti e senatori Pd dissidenti: "Non partecipiamo al voto" - "Io e alcuni colleghi del Pd che ci siamo ritrovati in questi mesi" in una proposta alternativa di riforma, "restando in Aula come nostro dovere, non parteciperemo al voto". Lo dice il senatore Pd Vannino Chiti in merito al ddl.
Lega Nord: "Non saremo complici di chi affossa il Paese" - "Non possiamo essere complici di chi sta affossando questo Paese", ha detto il capogruppo della Lega Nord al Senato Gian Marco Centinaio spiegando la decisione del Carroccio di non essere presenti in Aula al momento del voto.
Gal: "Riforma scandita da troppe ingerenze del governo" - Sulla stessa lunghezza d'onda anche il gruppo Gal, che lo ha annunciato nelle dichiarazioni di voto finale. "La riforma non può essere il volto del governo in carica, non risolverà" la crisi economica "ed è pericoloso e ingiusto farlo credere agli italiani", ha spiegato il vice capogruppo Fabio Maria Scavone ricordando "le continue ingerenze del governo e le troppe provocazioni che dall'esterno hanno scandito la riforma".
Sel: "Riforma rappresenta dissesto architettura costituzionale" - "Questo è solo l'inizio della battaglia, voi vi illudete di aver vinto, ma alla fine la saggezza dei cittadini rimanderà al mittente questa riforma che rappresenta un dissesto dell'architettura costituzionale". E' quanto afferma la capogruppo del gruppo Misto-Sel, Loredana De Petris, annunciando che il gruppo non parteciperà al voto finale.